28/05/09

Festival di crostini (vegetariani)

Ho chiamato questo post "Festival di crostini", perche' il loro migliore impiego e' quello di costituire un vigoroso antipasto, o, meglio ancora, il motivo per fare una cena serale a tema (magari all'aperto). Invitate chi preferite, specificando che ci saranno solo crostini, ma di tanti tipi, e senza grassi: alle signore l'idea piacera'.

Niente foto, il soggetto non e' fotograficamente innovativo (capirai, i soliti crostini...). Ma voi immaginatevi vassoi con 7 tipi diversi di crostini, tutti vegetariani e di tutti i colori ottenibili senza coloranti.
Niente aglio (salvo uno), niente cipolla, niente uova, niente grassi animali, solo olio evo.
Ma tanto, tanto sapore.

Premetto che, pur essendo toscano, il pane migliore per questi crostini e' quello in formato baguette (a Firenze la chiamano "la frusta"), quindi un pane all'olio e salato. Questo pane va usato fresco. In tutte le preparazioni va tagliato a fette di mezzo cm, o poco piu', e abbrustolito leggermente.

Nel seguito troverete gli ingredienti ricetta per ricetta, qui sotto sono elecati riepilogativamente per facilitare l'approvvigionamento. Le quantita'? Dipende da quante boccucce (gole profonde) avrete invitato.

Fagioli cannellini in barattolo (o cotti da voi, se potete)
Cetrioli
Patate gialle
Una palla di cavolfiore
3 spicchi di aglio
6-10 filetti di acciughe sott'olio (trasgressione dal vegetariano)
Pomodorini maturi
Peperoni gialli
Melanzane viola
Mascarpone, o ricotta morbida
Piselli, o Fave
Sedano verde
Rape rosse, anche precotte
Pesto alla genovese in barattolo (o fatto da voi, se siete bravi)
Zafferano in polvere
Rametti interi di rosmarino
Olio evo
Olio piccante, se non l'avete va bene lo stesso
Peperoncino rosso secco
Zucchero
Sale

Ultimo consiglio: le creme potete prepararle anche il giorno prima, ma non di piu'. In questo caso conservare rigorosamente in frigo, nella zona piu' fredda.

Andiamo....



Crostini fagioli e cetrioli

Ingredienti
Barattoli di fagioli cannellini
Cetrioli

Preparazione
Scolare i fagioli e passarli sotto l'acqua corrente. Passarli al minipimer.
Sbucciare i cetrioli e tritarli a piccoli pezzi, al massimo di mezzo cm. Mescolare la crema di fagioli e i cetrioli tritati. Fare parti uguali: tanti cucchiai di crema, quanti cucchiai di cetrioli tritati.
Tagliare la baguette a fette alte circa 1 cm e abbrustolirle sull'apposita griglia a fuoco vivo. In alternativa si puo' usare il tostapane. Le fette devono risultare di colore marrone chiaro, senza zone bruciate. Spalmarci sopra la crema di fagioli. Una macinata di pepe, o se si preferisce di coriandolo. Servire freddi di frigo o a temperatura ambiente.




Crostini di patate al ramerino

Ingredienti
Patate gialle
Rametti di rosmarino
Olio evo

Preparazione
Sbucciare le patate e tagliarle a piccoli pezzi. Cuocerle in acqua finche' i pezzi non diventano morbidi.
In una padella mettere abbondante olio evo e i rametti di rosmarino. Scaldare tre-quattro minuti a fuoco vivo e quindi aggiungerci i pezzetti di patate e un po' della loro acqua di cottura. Salare senza timidezza e cuocere una decina di minuti, mescolando spesso in modo che le patate si insaporiscano. Al termine, togliere i rametti di rosmarino e passare il tutto al minipimer, il risultato deve essere una crema densa.
Tagliare la baguette a fette alte circa 1 cm e abbrustolirle sull'apposita griglia a fuoco vivo. In alternativa si puo' usare il tostapane. Le fette devono risultare di colore marrone chiaro, senza zone bruciate.
Spalmare sui crostini la crema di patate e macinarci sopra del coriandolo.




Crostini bianchi (con cavolfiore saporito)

Ingredienti
1 palla di cavolfiore piuttosto grande, pulita dalle foglie
2 spicchi di aglio
Mezzo peperoncino secco sbriciolato, niente semi
6-8 filetti di acciughe sott’olio
Tre quarti di bicchiere di olio evo
Mezzo bicchiere di vino bianco

Preparazione
Il cavolfiore va tagliato a pezzi (3-5 cm) e sbollentato per circa 10 minuti in acqua salata, o, meglio, in brodo vegetale. Provando con la forchetta deve risultare morbido, senza sbriciolarsi.
In una casseruola mettere l'olio, i 2 spicchi d’aglio tritati e il mezzo peperoncino sbriciolato. Far soffriggere l’aglio a fuoco basso, finche’ non inizia a cambiar colore. A quel punto mettere il fuoco al massimo, versare il vino bianco e farlo evaporare. Aggiungere quindi il cavolfiore, far andare un 3 minuti mescolando, poi schiacciarlo con la forchetta e salarlo. Continuare la cottura per 10 min circa, aggiungendo un po’ di acqua e mescolando spesso. Il risultato dovra’ essere una crema di cavolfiore. Assaggiare e, se necessario, aggiustare di sale. Il risultato dovra' essere piu' salato del normale, perche' questa crema dovra' dare sapore ai crostini. Aggiungere i filetti di acciughe tagliati a pezzetti di 1 cm. e mescolare per un paio di minuti, l’acciuga deve disfarsi.
Tagliare la baguette a fette alte circa 1 cm e abbrustolirle sull'apposita griglia a fuoco vivo. In alternativa si puo' usare il tostapane. Le fette devono risultare di colore marrone chiaro, senza zone bruciate.
Agliare le fette e spalmarci sopra la crema di cavolfiori. Servire calde, se possibile, ma anche a temperatura ambiente.




Crostini rossi (piccanti!)

Ingredienti
Pomodorini
Un cucchiaino di zucchero per ogni 200 gr di pomodorini
Uno spicchio intero di aglio (facoltativo)
Qualche cucchiaio di olio piccante
Cetrioli

Preparazione
Tagliare i pomodorini a piccoli pezzi. Cuocerli (scoperti) una decina di minuti in una casseruola insieme a qualche cucchiaio di olio piccante, mescolando. Dopo un paio di minuti, quando i pomodori avranno buttato un po' di liquido, aggiungere lo zucchero e mescolare. A fine cottura salare abbondantemente. In mancanza di olio piccante usare olio evo e uno o due peperoncini rossi secchi sbriciolati, no semi, e uno spicchio intero di aglio. Far andare a fuoco medio per due-tre minuti, poi togliere lo spicchio d'aglio e metterci i pomodorini tritati.
Passare i pomodori al minipimer, il risultato deve essere denso. Eventualmente aggiungere un po' di acqua.
Sbucciare i cetrioli e tritarli a piccoli pezzi, al massimo di mezzo cm.
Tagliare la baguette a fette alte circa 1 cm e abbrustolirle sull'apposita griglia a fuoco vivo. In alternativa si puo' usare il tostapane. Le fette devono risultare di colore marrone chiaro, senza zone bruciate.
Spalmare sui crostini la crema di pomodoro e coprire con un poco cetriolo tritato (il colore verde serve a ingannare chi mangera' questi crostini, pensando che siano qualcosa di fresco. Da osservare le facce al primo assaggio).




Crostini gialli

Ingredienti
Peperoni gialli
Mascarpone, oppure ricotta morbida
Zafferano in polvere

Preparazione
Triturare finemente il peperone giallo, servira' da copertura. Lavorare insieme mascarpone, zafferano e un pizzico di sale, in modo che il risultato sia di un bel color giallo. Se del caso aggiungere altro zafferano.
Tagliare la baguette a fette alte circa 1 cm e abbrustolirle sull'apposita griglia a fuoco vivo. In alternativa si puo' usare il tostapane. Le fette devono risultare di colore marrone chiaro, senza zone bruciate.
Spalmarci sopra la crema gialla e coprire con poco peperone triturato.




Crostini verdi

Ingredienti
Piselli. O fave, se piacciono.
Pesto alla genovese. Anche quello senza aglio, se piace.
Sedano verde

Preparazione
Triturare finemente il sedano, servira' da copertura. Scottare in acqua non salata per 5 min. i piselli. Passare al minipimer piselli e pesto, dosati in parti uguali, con aggiunta di un pizzico di sale. La crema deve risultare densa.
Tagliare la baguette a fette alte circa 1 cm e abbrustolirle sull'apposita griglia a fuoco vivo. In alternativa si puo' usare il tostapane. Le fette devono risultare di colore marrone chiaro, senza zone bruciate.
Spalmarci sopra la crema verde e coprire con poco sedano triturato.




Crostini viola

Ingredienti
Rape rosse lessate
Ravanelli
Buccia di melanzana viola

Preparazione
Sbucciare a velo la melanzana viola. Una striscetta servira' da copertura. Triturare finemente i ravanelli, senza sbucciarli. Se le rape rosse sono di quelle precotte sbucciarle. Tagliarle a piccoli pezzi e passarle al minipimer insiema al trito di ravanelli e a un pizzico di sale.
Tagliare la baguette a fette alte circa 1 cm e abbrustolirle sull'apposita griglia a fuoco vivo. In alternativa si puo' usare il tostapane. Le fette devono risultare di colore marrone chiaro, senza zone bruciate.
Spalmarci sopra la crema viola e coprire con una stricetta di buccia di melanzana.






Questa ricetta partecipa alla raccolta "BruschetTiamo" che trovate QUI

Cappuccino prugne e miele


















Questa e' una riedizione di un mio post di qualche tempo fa, per partecipare alla raccolta di Gatto Goloso, QUI.















E' un abbinamento che penso nuovo, voi provate a servirlo alla fine del pranzo e godetevi le reazioni. Piu' che un dessert e' una coccola.

Ingredienti
Una confezione di Prugne in scatola. Morbide, tipo quelle della Sunsweet.
Un brik piccolo di panna da montare. Una volta montata ne serviranno un paio di cucchiai da cucina.
Miele fluido
Cacao in polvere.
Bicchierino, alto circa 6 cm.


Preparazione
Tritare finemente le prugne sul tagliere: operazione necessaria perche' un normale frullatore non ce la farebbe. Metterle nel frullatore con un po' di panna da montare. Frullare, aggiungendo della panna a filo per facilitare. Siccome l'aggiunta di panna schiarisce il frullato aggiungere un pizzico di cacao amaro in polvere, ma siccome il sapore del cacao si sentirebbe, aggiungere anche un cucchiao o due di miele. Frullare a oltranza, con lo scopo di non lasciare pezzetti interi di prugna. A me non e' riuscito benissimo, ma voi farete di meglio. Il risultato deve essere piuttosto denso.
Montare la panna con poco zucchero a velo. Riempire i bicchierini per tre quarti con il frullato di prugne. Aggiungerci sopra la panna montata, in modo che sporga un po' dal bicchierino e spolverare con del cacao in polvere.
A questo punto sorge il dubbio: frigo o non frigo? Fate voi. Secondo me a temperatura ambiente si sentono meglio i vari sapori, ma ognuno decidera' per il meglio. Ai bambini piace freddo.

Io lo porto in tavola dicendo: "E per concludere: un bel Cappuccino". Chi se lo vede davanti e' sulle prime sconcertato, poi piacevolmente sorpreso.

Alla prossima

27/05/09

Baccala' arrosto

Stamani, vedendo la ricetta di baccala' alla fiorentina pubblicata da Juls su Made in Kitchen: QUI mi e' tornato in mente il baccala' arrosto che faceva mio nonno Corrado (ho preso il nome da lui). Il nonno soffriva di ulcera e a meta' pomeriggio doveva per forza mangiare qualcosa. Ecco che allora verso le 5, richiamati dall'odore, noi bambini ci precipitavamo in cucina per avere la nostra parte. Ci toccavano giusto degli assaggini, ma quanto saporiti! Ho ancora in mente il sapore, e penso che devo proprio rifarmelo questo "baccala' arrosto". Che poi arrosto non era, ma abbrustolito sulla griglia.
Quindi sull'onda del ricordo oggi posto la ricetta, semplicissima, cosi' come l'ho vista fare tanti pomeriggi fa. E siccome la pubblicazione e' d'impulso oggi niente foto.

Premetto che durante la cottura il baccala' sprigionera' un odore cosi' forte da avvisare tutto il condominio (e i gatti del vicinato) di cosa state cucinando. Ma voi fregatevene e godetevelo.

Ingredienti, per OGNI persona
Pezzi di baccala' salato di circa 8x5 cm, piu' o meno.
Una griglia, anche elettrica

Preparazione
Il baccala' deve essere di quello sotto sale (a Firenze si chiama baccala' sia la versione disseccata che quella sotto sale). Per questa preparazione il baccala' NON va ammollato. Si deve solo lavarlo, giusto per togliere eventuali impurita' superficiali.
Mio nonno metteva una griglia sul gas, con la fiamma che arrivava a lambire il baccala'. Lui diceva che sulla piastra il baccala' si attacca e preferiva la griglia. Ai giorni d'oggi al posto della griglia sul gas si puo' anche usare la griglia elettrica, a scelta.
Bene, si mettono i pezzi di baccala' sulla griglia e quando hanno formato delle zone di crosticine nere si girano e si fa lo stesso sull'altro lato. In questa fase parlare di odore e' proprio voler fare il "politically correct". Prima di mangiarlo, metterci un filo di olio evo e del pepe macinato al momento. Non e' detto che si debba aggiungere sale (mio nonno lo faceva, noi no). Qualche goccia di limone, ma non troppo, per non falsare il saporone del baccala'.

E' una ricetta robusta, saporitissima e di preparazione veloce, anche adatta a qualche barbecue estivo. Consiglio di affiancare abbondanti fettine di pane, perche' questo baccala' fa, come si dice, "companatico". E anche del vino bianco fresco. Puo' anche essere proposto come antipasto caldo, purche' i cibi che seguiranno siano altrettanto corposi.
Provatelo (se ne avete il coraggio), e' buonissimo.

26/05/09

Pasta fredda 1, la ricerca della perfezione...

















E' tempo, e' tempo... E' scattata l'ora delle preparazioni fredde e delle insalate di pasta! E, in nome del caldo e della fretta, ho visto consumare i crimini piu' orrendi: paste scotte, condimenti acetosi che vanno su e giu' per tutto il pomeriggio, oppure condimenti improbabili e accostamenti orripilanti ("Ho visto cose che voi umani... etc").
Me, voi mi conoscete, no? Essendo il maledetto perfezionista che sono ho cercato di realizzare una pasta fredda che fosse: di velocissima preparazione, saporita, fresca, senza ingredienti provenienti da barattoli, che fosse praticamente senza grassi, che si potesse masticare con soddisfazione e che si mantenesse alcune ore senza perdere di qualita' . In una parola: buona. Secondo me la ricetta che segue rispetta tutte queste qualita'.
Ma non dovete credermi sulla parola: provate.

Ingredienti, per OGNI persona
100-110 gr di pasta di grande formato (mezze maniche?)
250 gr. di pomodori saporosi (pizzutelli?)
2 spicchi di aglio
4 cucchiai da cucina di olio evo
Mezzo peperoncino secco, no semi
Tanto, tanto basilico

Avvertenza - Intercalate nella descrizione della preparazione troverete delle spiegazioni sul perche' e sul percome si deve far cosi'.

Preparazione
Far cuocere la pasta molto al dente, scolarla bene, allargarla su un vassoio e schiaffarla in frigo, nella zona meno fredda, per tre minuti. Dopo i tre minuti girarla, in modo che anche la parte inferiore della pasta venga esposta e rimetterla in frigo per un solo minuto.
NOTA 1 - L'annoso problema di come raffreddare la pasta senza farla scuocere. La cottura della pasta avviene assorbendo l'acqua: la quantita' di acqua che viene assorbita dipende dal tempo di cottura e dal calore. Quindi se si scola la pasta e la si mette sotto l'acqua corrente le si toglie il calore, questo si, ma si aggiunge acqua. Risultato? L'assorbimento acqua continua e la pasta sara' collosa (vade retro!). Se invece si lasciasse raffreddare la pasta a temperatura ambiente il calore interno alla pasta continuera' la cottura. Risultato? Pasta scotta (ri-vade retro!). La soluzione migliore e' il raffreddamento rapido senza acqua: in frigorifero, appunto. Fine NOTA 1.
Adesso preparare il condimento: tagliare i pomodori in pezzi di 2 cm al massimo. Secondo me si devono lasciare sia semi che buccia, perche' sono parte integrante del sapore del pomodoro. In una padella mettere l'olio evo, aggiungere l'aglio tritato finissimo e il peperoncino sbriciolato. Accendere un fuoco medio e aspettare che il tutto cominci a sfrigolare: dopo un minuto di sfrigolamento aggiungere i pomodori, mescolare e lasciare sul fuoco un altro minuto, non di piu'. Non salare. A questo punto si dovrebbe condire la pasta, ma: condirla con il condimento ancora caldo, o aspettare che sia freddo? Dipende: se la preparazione verra' consumata al massimo dopo due ore, allora condire adesso, quando il condimento e' ancora caldo, versando la pasta nella padella e mescolando bene. Se invece la preparazione deve essere consumata dopo due ore, o al limite anche il giorno dopo, aspettare che anche il condimento sia freddo.
NOTA 2 - E' chiaro che il condimento caldo e l'acqua contenuta nei pomodori fara' cuocere la pasta ancora in pochettino, e noi vogliamo invece una pasta ben al dente. Fine NOTA 2.
Qualunque sia il metodo scelto e' ora il momento di salare, e in abbondanza, perche' i pomodori all'interno sono sciocchi. Mescolare bene e quindi cospargere con tanto, tanto basilico, spezzato precedentemente a mano (A MANO!).
Credetemi, ci vuole piu' tempo a leggere quanto sopra che a preparare il tutto.

Il sapore di questa insalata di pasta e': vigoroso (l'aglio), appetitoso (il peperoncino), sano (solo olio evo, praticamente a crudo), fresco (il pomodoro), aromatico (il basilico). E' una preparazione velocissima (meno di cosi'...). La pasta, poi, si e' mantenuta veramente al dente, quindi la si dovra' masticare bene, il che aumenta la digeribilita'.
Ve l'ho detto: sono un maledetto perfezionista. Ma provate a farla cosi' anche voi, questa pasta, e vedrete come piacera'.

Alla prossima

22/05/09

Fiori di zucca fritti - Con l'acqua?

















A Firenze si dice: "Noi un' si frigge mica coll'acqua!" per dire che da noi le cose si fanno come devono essere fatte, cioe' con tutto quello che ci vuole, e non da poverelli.
Pero' ai giorni d'oggi le fritture sono viste con sospetto, per via dei grassi che inevitabilmente vengono ingeriti quando si mangiano cibi fritti. OK, e' giusto controllarsi e limitarsi, ma una buona frittura una volta al mese non puo' far danno.
Cerchiamo allora di rendere quel fritto il piu' leggero possibile. Come? Friggendo davvero nell'acqua? Ora non esageriamo, esistono alcuni accorgimenti, che la moglie, la mia dolce (il piu' delle volte) Anna Maria, mette puntualmente in opera:
1 - Friggere solo vegetali
2 - Non usare pastelle ne' ripieni a base di uovo
3 - Usare solo olio di arachidi (il migliore per i fritti)
4 - Fare fritture veloci, cambiando l'olio ogni 10 minuti
5 - Usare anche l'acqua (eccoci!)

Ora e' tempo di fiori di zucca, che (peggio per voi) non si trovano dappertutto. Ma se li trovate sceglieteli turgidi, non moscetti, e prendetene 5-6 per persona.
Anna Maria dice....
Lavare bene i fiori, sia fuori che dentro (formichine varie), poi con un coltello -ma anche con le mani- apriteli su un lato e toglietegli il picciolo (si, insomma, tutto quello che c'e' dentro), ma lasciate il gambo, perche' questi fiori si mangiano con le mani e il gambo e' perfetto a questo scopo.
Infarinate i fiori solo qualche minuto prima di friggere, altrimenti verranno collosi una volta fritti. Abbondante olio di semi di arachide in padella e una boule profonda una decina di cm. piena di acqua fredda, ma non di frigo. Quando l'olio e' caldo prendere il fiore per il gambo, tuffarlo velocemente nell'acqua (metti-leva) e metterlo subito nell'olio. Non abbiate paura, non schizza, perlomeno non schizza piu' che per un normale fritto. L'acqua a contatto con l'olio bollente evapora e cosi' facendo separa quasi del tutto il fiore dall'olio. In pratica il vapore forma una specie di camicia protettiva, che fa si' che il fiore assorba pochissimo olio. OK, il vapore non dura all'infinito, ma il sistema funziona. Il fiore va adagiato nella padella un po' allargato e va fritto 2-5 minuti per lato, il tempo dipende dalla grandezza del fiore. Toglierlo dalla padella e metterlo sulla carta. Salare.
Vedrete che i fiori saranno piatti, quasi un velo, croccantissimi e leggerissimi. Nella foto seguente si vede il fiore tenuto con due dita, a dimostrazione della leggerezza.

















Vedrete che li spazzoleranno in un secondo: sono molto gustosi, senza quel sapore pesante di certi fritti. Ma soprattutto sono digeriti benissimo, segno che il fritto fatto con l'aiuto dell'acqua non assorbe quasi grassi.

Un buon fritto ogni tanto, purche' fatto cosi', e' una delle poche soddisfazioni della vita. E allora forza! Andate a cercare i fiori di zucca!

21/05/09

Come sopra, ma con riso integrale

Aggiornamento alla ricetta di ieri, quella con la salsa di sedano....
Ho provato a saltare nella salsa al sedano del riso integrale, precedentemente cotto in poca acqua. Risultato stre-pi-to-so!
Per la cottura del riso dovete seguire i consigli di Stelladisale, dal suo post dell'11 Gennaio 2008 riporto: "Si cuoce il riso con l'acqua cercando di calcolare la giusta misura perchè a fine cottura sia completamente assorbita, la quantità dipende dal tipo di riso e di pentola usata, io ho usato la nuova pentola di ghisa ed è perfetta per questo genere di cose. Il riso integrale che uso io che è un riso bio italiano che non si deve sciacquare prima". L'interessantissimo blog di Stella di sale, con molte ricette anche vegan, lo trovate a stelladisale.blogspot.com
Per finire il piatto, al posto del coriandolo, ho cosparso di erba cipollina tritata, ma poca, per non prevalere sul sapore del sedano.

NOTA 1 - Il riso integrale potete cuocerlo anche in anticipo e conservarlo in frigo. Non e' il massimo, come soluzione, ma e' veloce

NOTA finale: Oh, voi scettici!! Ma perche' non provate, prima di giudicare?

20/05/09

Mezze maniche al sedano bianco e coriandolo

Niente foto, oggi. Perche'? Pensate solo a una pasta bianca condita con una salsa bianca e ditemi se vale la pena di fotografare tutto quel biancume, senza contrasti: meglio evitare brutte figure fotografiche.
In questi giorni comincia il caldo ed e' tempo di pensare a preparazioni che si possano mangiare sia calde che fredde, che siano appetitose e anche molto digeribili. In piu' questa preparazione e' vegana e quasi con zero grassi.
Ma soprattutto dobbiamo realizzare preparazioni che ci tengano ai fornelli il meno possibile.
La salsa bianca di sedano puo' essere usata per condire la pasta -che puo' essere mangiata calda o fredda-, si puo' conservare in frigo qualche giorno ed essere poi riutilizzata per fare magari dei crostini.

Ingredienti, per 4 pers.
Un bel sedano bianco, magari anche due (tanto c'e' il frigo)
Due litri di brodo vegetale
Olio evo, il piu' saporito che trovate
Coriandolo macinato al momento

Preparazione
Pulire il sedano e tagliarlo a piccoli pezzi, 2 cm. al massimo. Scottarli in poco brodo vegetale (va bene anche brodo di dado), finche' pungendoli con una forchetta non si sentiranno i pezzetti ammorbiditi. Il sedano non deve venire lessato, perche' perderebbe in cottura tutte le sue buone sostanze e profumi, e' sufficiente che venga solo un po' ammorbidito.
Passare il sedano al minipimer con due-tre cucchiai di brodo vegetale e una presa di sale. Aggiungere continuamente olio evo a filo, fino a raggiungere la consistenza di una crema bella fluida. Assaggiare il risultato finale e valutare se c'e da aggiustare di sale.
Cuocere le mezze maniche al dente e saltarle nella crema di sedano. Fuori dal fuoco aggiungere una bella macinata di coriandolo. Se invece del profumo del coriandolo vi piacessero sapori piu' decisi potreste aggiungere qualche goccia di olio al peperoncino, ma vi avverto che il piccante copre molto i profumi del sedano. Fate voi.
Servite con del parmigiano grattugiato a parte. Per i miei gusti il parmigiano e' un po' prevaricante, ma voi non siete me.

Ed ecco qua: preparazione molto sana, da proporre tranquillamente a vegetariani, vegani, gente con dieta a "quasi-zero-grassi" (c'e' solo olio a crudo), etc. Ma soprattutto a chi vuol provare qualcosa di nuovo .

Gia' mi immagino che abbiate pensato che la preparazione non sappia di un granche': come vi state sbagliando....

18/05/09

Padellata di pollo mediterranea


















La domanda era: cosa fare di nuovo con le solite, smorte, fette di petto di pollo? Ed ecco qua: un'altra ricetta veloce veloce, di quelle che richiedono le fette di pane a portata di mano. Sentirete tutto il sapore del sole mediterraneo.
Tempo stimato: tra i 10 e i 15 minuti.

Ingredienti per 2 pers
200 gr o piu' di petto di pollo a fette
Una cipolla rossa
Un rametto di rosmarino di una decina di cm.
Una foglia di salvia piccola
Due foglie di alloro
Un pezzetto di peperoncino essiccato, niente semi
10 olive nere
4-5 steli di timo fesco. In alternativa: Un bel pizzico di origano, o anche di nempitella -o nepetella- ma NON di mentuccia laziale. Si veda anche http://it.wikipedia.org/wiki/Nepetella
2 steli di maggiorana fresca
3/4 di bicchiere di olio evo
Una padella di almeno 30 cm.

Preparazione
Snocciolare e tagliare in 2-3 pezzi le olive. Staccare dagli steli le foglioline di timo e maggiorana. Tagliare la cipolla a meta' e quindi fare delle fette un po' spesse. Tagliare le fette di pollo a strisce larghe 1 cm, o al massimo 2, e lunghe5-7 cm. Siccome la cottura sara' a fuoco molto vivace le ridotte dimensioni consentiranno il giusto grado di cottura e il ridotto tempo di preparazione lascera' la carne morbida e internamente saporita.

Cottura
Mettere in una padella grande abbastanza da accomodarci tutte le strisce di pollo: l'olio, la cipolla tagliata a fette spesse, il rametto intero di rosmarino, la foglia di salvia, le foglie di alloro, il pezzetto di peperoncino e un terzo delle foglioline di timo.
Accendere il fuoco a fiamma media e attendere che che l’insieme degli aromi cominci a sfrigolare. Allora alzare il fuoco al massimo e mettere nella teglia le strisce di pollo, distanziandole l’una dall’altra in modo che non si attacchino l'un l'altra. Dopo circa due minuti agitare la teglia per far circolare l’olio aromatizzato e quindi girare tutte le strisce di pollo. Dopo altri due minuti agitare la teglia e quindi salare bene. Abbondate pure con il sale, coraggio! Aggiungere le olive a pezzi, la maggiorana e il resto delle foglie di timo, mescolare velocemente il tutto e togliere dal fuoco. Servire caldissimo, con sopra un po’ del liquido di cottura.

NOTA 1 - Non vi azzardate ad aggiungere dei capperi. Per quanto buoni ammazzerebbero l'equilibrio di aromi del Mediterraneo.

NOTA 2 - La cottura veloce, con il fuoco al massimo, consente di cuocere il pollo al punto giusto e di ottenerlo morbido e gustoso al tempo stesso. L’alta temperatura fa si’ che i succhi (e il sapore!) restino all’interno, lasciando il pollo morbidissimo. In questa ricetta non vale la regola che le carni bianche debbano essere cotte a lungo: risulterebbero stoppose e insapori.

NOTA 3 - Se qualcuno mette in dubbio quanto detto alla Nota 2 non ha che da provare. Sentirete...

15/05/09

Spaghetti "Last Minute"


















Questi non sapevo come titolarli. Una prima pensata era "Spaghetti 8 minuti", perche' 8 minuti e' il tempo di cottura della pasta (se vi piace al dente). Oppure "Spaghetti del Single", il quale single quando e' malinconicamente solo a cena non ha ne' tempo ne' voglia di fare manicaretti. O anche... O anche...
Quanti nomi si potrebbero inventare. Certo e' che per la facilita' di preparazione, per i semplici e sempre reperibili ingredienti e infine per la saporosita', sono una vera benedizione per i casi piu' diversi. Giudicherete voi stessi il sapore: e' una preparazione veramente vigorosa!
Poi ho scelto "Last Minute", perche' si possono veramente preparare all'ultimo minuto. Mettete che vi capiti senza preavviso gente a cena, o che dobbiate (voi birichini!) imbandire qualcosa per quel qualcuno/qualcuna che siete riusciti ad agganciare: ve la caverete con poco impegno e tanta riuscita.
Vi dico subito che c'e' uso di cipolla, ma anche che il suo sapore forte sparisce in cottura, lasciandone solo il dolce. E per i birichini aggiungo che basta mangiarla tutti e due...

Ingredienti, per OGNI pers.

100 gr. di spaghetti. Ma va bene anche altra pasta purche' non piccola
1/3 di cipolla rossa grande, o 1/2 se cipolla di dimensioni medie
1 scatoletta tonno sott'olio da 80 gr.
1/4 peperoncino rosso secco, niente semi
4 cucchiai olio evo
Sale


Preparazione

Mettere a cuocere gli spaghetti. Mentre cuociono tagliare la cipolla a fette, spesse circa mezzo cm. Aprire le scatolette di tonno e far scolare tutto l'olio di conservazione. Spezzettare il tonno a coltello.
In una casseruola grande abbastanza da contenere gli spaghetti mettere l'olio e il peperoncino sbriciolato. Accendere un fuoco vivace e far scaldare l'olio per un mezzo minuto, in modo che il peperoncino lo insaporisca. Aggiungere le cipolle affettate, e lasciar cuocere per uno-due minuti, mescolando spesso. Il fuoco e' molto vivace perche' vogliamo scottare le cipolle e non soffriggerle (assorbirebbero troppo olio). E si deve mescolare spesso, in modo che il calore arrivi a tutte le fette. Quindi aggiungere il tonno sbriciolato e due-tre cucchiai di acqua della pasta. Continuare la cottura per mezzo minuto al massimo, mescolando un paio di volte. Non serve cuocere di piu' perche' il tonno e' gia' cotto. Spengere il fuoco (i sapori di peperoncino, tonno e cipolla continueranno a mescolarsi). Attendere la cottura degli spaghetti.
Quando sono cotti, scolarli e aggiungere del sale nel colapasta, mescolando un paio di volte. Sul perche' di questa apparentemente strana procedura vedere il mio post del 28/04/09. Riaccendere il fuoco sotto la casseruola del tonno, buttarci gli spaghetti, mescolare per un minuto, quindi servire.

Il sapore risultante, in cui si sono mescolati il poco piccante del peperoncino, il tonno, il dolce della cipolla, e' un qualcosa di speciale. Provate!

P.S. - Non ho mai usato la cipolla bianca, perche' secondo me e' meno dolce dopo la cottura.

14/05/09

Lesso rifatto con le cipolle

















Ricetta tipica toscana, che consente di riutilizzare il lesso (il bollito, per i non toscani) del giorno prima, in una preparazione veloce, 20-25 min, e molto, molto saporita. Altrove e' anche chiamata Francesina, ma se usate questo termine a Firenze gli altri penseranno che stiate parlando di una giovane turista.
E' un classico e, come tale, ogni citta' della Toscana ha la sua "vera" versione, qui e' riportata quella che va per la maggiore a Firenze.
Esiste un'altra possibilita' di usare il lesso di ieri, e' il "Lesso rifatto coll'ova", magari lo pubblichero' piu' avanti.
Questo piatto ha un unico difetto: ci si mangia mezzo chilo di pane. E poi c'e' il trucco finale, ma e' elencato, appunto, alla fine.

Ingredienti per 4 pers.
500 gr di lesso di manzo, ripulito da eventuale grasso
700-800 gr di cipolla rossa, la piu' dolce che trovate
300 gr di pomodori maturi, pizzutelli o san Marzano, i piu' dolci che trovate
Come alternativa invernale usare 300 gr. di passata (rustica), la meno acida che trovate
Mezzo peperoncino secco sbriciolato, no semi
1 cucchiaio da cucina di zucchero
Mezzo bicchiere di olio evo
Mezzo bicchiere di vino bianco (non di frigo!)
Due bicchieri del brodo di ieri

Preparazione
Fare un concasse' molto fine dei pomodori, lasciando bucce e semi (sono parte integrante del sapore dei pomodori). Tagliare il lesso a tocchetti di un paio di cm. Tagliare le cipolle a meta' e quindi a fette spesse un cm. Le cipolle si dovranno sentire e masticare, se le fate piu' sottili si scioglieranno, e allora tanto valeva frullarle direttamente (bleah!).
In una casseruola grande mettere l'olio, il peperoncino sbriciolato e le cipolle. Usare un fuoco molto vivace e mescolare per un 5 minuti. Aggiungere mezzo bicchiere di vino bianco, mescolare una volta o due e quando il vino e' evaporato versare un bicchiere del brodo di ieri. Coprire e lasciar cuocere per 5 minuti. Aggiungere il lesso a tocchetti e continuare la cottura per ancora 5 minuti, scoperto, mescolando un paio di volte. Lo scopo e' far insaporire il lesso. A questo punto aggiungere il concasse' di pomodoro e il cucchiaio di zucchero. Lo zucchero serve per mitigare la naturale acidita' del pomodoro, acidita' che si trasmetterebbe al sapore finale. La dose "un cucchiaio da cucina" e' indicativa, la quantita' di zucchero dipende dal grado di acidita' dei pomodori: se i pomodori sono completamente maturi, e siamo in Agosto, allora basta un cucchiaino di zucchero, altrimenti ci vuole il cucchiaio da cucina. Dopo 5 minuti aggiungere ancora brodo (l'insieme deve risultare fluido, non secco), assaggiare e, solo adesso, salare. Salare senza timidezza! Far cuocere ancora 5 minuti.

Ed ecco il trucco finale: non lo mangiate! Per quanto vi possa sembrare buono aspettate a domani. Lasciatelo nella casseruola un paio d'ore (si insaporira' ancora di piu') e solo dopo mettetelo in frigo.
Il giorno dopo noterete che la preparazione ha buttato fuori del liquido acquoso: bene, mettete a fuoco qualche minuto e fate ritirare quella parte acquosa.
Il risultato sara' saporito e dolcissimo, senza il sapore forte tipico della cipolla. Credeteci. Servire caldo, mettendo a portata di mano degli ospiti molte fette di pane.
State a guardare come il lesso rifatto sparisce, e godetevi il successo.

12/05/09

Pappa col pomodoro - La mia





















Con i classici bisogna essere prudenti: chi pubblica la sua versione di un classico deve prepararsi alle piu' distruttive critiche. "O icchell'e' questa roba? Vaia, vaia!" , "La mia l'e' piubbona.." etc. etc.
E c'e' anche da dire che molte cosiddette trattorie di Firenze e dintorni servono delle preparazioni, che se uno sapesse come vengono fatte... Alcuni esempi di delitti: pane fresco anziche' raffermo, uso di cipolle e carote (o nacchero!... me quella glie' la ribollita, mica la pappa co i'pomodoro!), pane bruscato, cottura in forno, uso di conserve di pomodoro di origine sconosciuta, e cosi' via. E anche le preparazioni casalinghe sono le piu' varie, quindi ci vuole, come dicevo, cautela.
In origine la pappa col pomodoro era la classica preparazione povera, fatta col pane avanzato (buttar via il pane era peccato), aglio, olio e qualche pomodoro dell'orto. Le cotture venivano fatte sul fuoco di legna o sulla cucina economica, dove non era possibile dosare il calore, e duravano molto tempo.
Fatte queste premesse vediamo in cosa la MIA versione differisce.
Intanto, siccome ai giorni d'oggi il tempo e' poco e abbiamo la possibilita' di cucinare su piu' fornelli, io preparo separatamente il pane e il pomodoro (anche perche' i rispettivi tempi di preparazione sono molto diversi) e li assemblo alla fine. Poi, per dare omogeneita' al preparato e rendere la consumazione piu' gradevole, uso il minipimer, il che consente anche di dare le dimensioni e la fluidita' desiderate al risultato.
E infine, scusate se e' poco, uso pane toscano (non salato) ben raffermo, olio evo il piu' saporito possibile e pomodori veri, i piu' maturi possibile. Per il pane toscano consiglio ai non toscani di procurarsene una forma da un chilo, di tagliarla in 8-10 pezzi e di metterla in un sacchetto di carta a seccare per una settimana o piu' in ambiente asciutto (cioe': non accanto ai fornelli, ne' fuori, in terrazza). Il pane, seccando, perde moltissimo peso: l'acqua evapora e il buon sapore del pane risulta concentrato.
Altre particolarita': ebbene si, ci vuole l'aglio, e, ebbene si, ci vuole del buon brodo di carne. Il giorno dopo io di solito uso il lesso per fare "il lesso rifatto con le cipolle", altra specialita' fiorentina che postero' prossimamente.
E adesso un po' di pubblicita': la pappa col pomodoro preparata secondo la mia ricetta e' stata considerata da praticamente tutti quelli che l'hanno assaggiata "la migliore mai mangiata". Addirittura sabato scorso, a cena, mi hanno definito la pappa "setosa". Facciamoci pure un bel po' di tara, ma credetemi e' veramente apprezzata. Alcune massaie del quartiere, amiche di mia moglie, si informano di quando faccio la pappa col pomodoro (o me la chiedono spudoratamente) e si presentano poi con un pentolino da riempire. E' successo piu' volte. E che ci posso fare: sono sensiblie ai complimenti, come tutti. Alzi la mano quel cuoco che non e' contento quando gli fanno i complimenti!

Basta chiacchere, ecco la ricetta..

Ingredienti per 4 pers
3 spicchi di aglio
Mezzo peperoncino secco, no semi
400 gr. di pane toscano raffermo. Pesatelo, il volume inganna l'occhio.
400 gr. di pomodori pizzutelli o san marzano, o quel che preferite, purche' maturi.
2-3 litri di brodo di carne
1/4 di bicchiere di vino bianco, possibilmente fruttato (non di frigo!)
3/4 di bicchiere di olio evo, il piu' saporito che trovate
Un cucchiaio da cucina di zucchero
Qualche fogliolina di timo

Preparazione
Con i pomodori preparare un concasse' piuttosto fine. Lasciare bucce e semi, sono parte integrante del sapore del pomodoro. Tagliare il pane a pezzi, anche grossolani. In una casseruola mettere i pezzi di pane e coprirli con il brodo. Accenderci sotto un fuoco moderato e far ammorbidire bene il pane. Se il pane sta per seccarsi aggiungere altro brodo.
Mentre il pane si ammorbidisce, in una capiente pentola mettere il bicchiere di olio evo, il peperoncino sbriciolato e l'aglio tritato finissimamente. Far soffriggere finche' l'aglio inizia a colorirsi, alzare il fuoco e versare il vino bianco. Quando il vino e' evaporato abbassare un poco la fiamma e aggiungere il concasse' di pomodori e il cucchiaio di zucchero. Lo zucchero serve per mitigare la naturale acidita' del pomodoro, acidita' che si trasmetterebbe al sapore finale. La dose "un cucchiaio da cucina" e' indicativa, la quantita' di zucchero dipende dal grado di acidita' dei pomodori: se i pomodori sono completamente maturi, e siamo in Agosto, allora basta un cucchiaino di zucchero, altrimenti ci vuole il cucchiaio da cucina. Far cuocere coperto per 5 minuti e quindi altri 5 minuti scoperto, mescolando ogni tanto. Non salare.
Quando il pomodoro e' pronto prendere il pane (con le mani da' piu' soddisfazione) e senza strizzarlo metterlo nella pentola del pomodoro. Mescolare e far cuocere per 5 minuti, aggiungendo ancora un poco di brodo. Adesso e' il momento di salare, fatelo e assaggiate. Tenere il risultato un po' piu' salato del normale, perche' il pane avra' rubato molto del sapore del sale. Col minipimer frullare il tutto, ma senza arrivare ad ottenere una vera e propria crema. Quasi sicuramente si dovra' aggiungere del brodo per facilitare. A me personalmente il risultato piace molto fine e fluido, mentre a mia moglie piace piu' grezzo e denso. Fate voi. Assaggiare e se pare sciocco -e' probabile- aggiungere ancora sale.
Servire molto caldo in cocottine individuali con sopra qualche fogliolina di timo. Sconsigliare chiaramente alle vostre cavie l'aggiunta di olio o di formaggio, che falserebbero il delicato sapore ottenuto.

Se avete seguito i miei consigli la pappa non sara' per niente acida, ma dolce e saporosa. Comunque provate e fatemi poi sapere.







Questa ricetta partecipa alla raccolta "Riciclo pane raffermo dolce e salato", QUI









11/05/09

Cappuccino con le prugne - Aggiornamento

Solo per dirvi che, nel rispetto del titolo del mio blog (Provando e Riprovando...), ho tentato delle variazioni sul tema.

La ricetta originale e' nel post del 6/05.

La migliore variante risultante e' stata quella con le prugne: bel colore finale, non cosi' zuccherosissima come con i datteri, prugne piu' morbide e piu' comode da lavorare. Juls: ti piacciono le prugne?

Solo un'avvertenza: usare prugne tenere, come quelle in scatola della Sunsweet.




















Ricordo che questo piu' che un dessert e' una coccola, ma anche che io lo porto in tavola dicendo: "E per concludere: un bel Cappuccino". Sono fatto cosi', mi piace stupire. Chi se lo vede davanti e' sulle prime sconcertato, poi stupito e sorridente.

A domani, quando postero' una ricetta toscana da me rivisitata: la pappa col pomodoro. Ma in una preparazione che ha convinto anche quelli ai quali questo classico non piaceva.

07/05/09

Filetti di pesce "Zio Corrado"


















Si chiama cosi' perche' anni fa mia nipote e due sue amiche si fermarono a cena da noi prima di uscire per andare in discoteca, e da allora il piatto e' stato battezzato "I filetti di pesce di zio Corrado". Con quelle boccucce schifiltose me li spazzolarono tutti in un secondo, e dovetti tornare in cucina per cucinarne altri. Per fortuna che avevamo altri filetti di pesce.

La preparazione e' semplice e veloce. Nella foto (pessima, lo so da me) si vede un filetto di platessa, ma siccome la platessa "un sa' di nulla" e' meglio usare filetti di nasello, o anche di merluzzo.

La particolarita' della ricetta e' l'utilizzo di burro, vino e origano e il loro utilizzo in tempi ben determinati. Anche mangiando questo piatto in inverno il mix dei profumi che sale dal piatto fa pensare al caldo, al sole, al mare.


Ingredienti, per 2 pers.

Una teglia grande abbastanza da contenere tutti i filetti
4 filetti di pesce surgelato, tipo nasello o merluzzo. Ma fatelo prima scongelare :)
Un bicchiere di vino bianco, fruttato se possibile. Non di frigo!
Un quarto di peperoncino secco, niente semi
Origano, il piu’ profumato che trovate
Olio di semi (o di oliva, ma leggero!),
Una noce di Burro, divisa in 2 pezzetti
Sale grosso


Cottura

Mettere l’olio e il poco peperoncino nella teglia e accendere un fuoco medio. Far cuocere un minuto per parte i filetti e solo dopo salarli.
Aggiungere il burro, diviso in pezzi e agitare la teglia per farlo spandere bene. Quando il burro si e’ sciolto aggiungere il vino bianco, attendere che il tutto spumeggi (bellissimo effetto, vedrete, non come nella foto, dove quando ho scattato la spuma era quasi finita), girare i filetti, contare fino a dieci e spengere il fuoco.
Spargere poco sale grosso su filetti e liquido di cottura, giusto per contrastare il dolce del burro.
Cospargere il tutto con molto origano e servire subito i filetti accompagnati dal liquido di cottura.


NOTA 1 - Il tempo di cottura non supera i 5-10 minuti e questa ricetta va mangiata calda, percio’ conviene preparare il tutto mentre i commensali aspettano, magari dopo aver mangiato il primo e aver tolto i relativi piatti.
NOTA 2 - Se avete la lampada ad alcool sara' molto divertente preparare il tutto direttamente in tavola, ma fate attenzione che, data la temperatura piu’ alta, i tempi di cottura risulteranno molto piu’ brevi.
NOTA 3 - Mettete molte sottili fettine di pane a portata di mano dei commensali, le useranno per la scarpetta.


Ci sentiamo Lunedi, buona fine di settimana a tutti

06/05/09

Cappuccino di datteri in vetro - E costiera amalfitana...



















Che c'entra la costiera amalfitana col cappuccino? Niente, ma volevo darvi qualche immagine del nostro viaggetto di 3 giorni in costiera amalfitana. Dopo, pero'. Ora passiamo alla ricetta....

In premessa vi ricordero' che sono negato per i dolci, mi riescono sempre un disastro. Non ho, come si dice, la mano del pasticcere. Una volta ho proposto a due amici una charlotte con ricotta, panna e kiwi: non vi dico le facce e l'imbarazzo. L'amicizia ha fatto in modo che si esprimessero senza reticenze e da li' ho capito che era ora di smetterla. O almeno: adesso so cosa proporre ai nemici :)

Allora mi azzardo a qualche preparazione imbarazzantemente semplice, dove la probabilita' di fare disastri e' limitata, ed e' il caso di questo Cappuccino. Con questo cappuccino amici e nemici sono rimasti soddisfatti e tanto mi basta. E' un abbinamento che penso nuovo, voi provate a servirlo senza dire cosa c'e' dentro e godetevi le reazioni. Avvertenza: i datteri e il miele contengono molti zuccheri, anche se del tipo meno dannoso.

Ingredienti per OGNI pers.
Una confezione sottovuoto da 100 gr. di datteri gia' denocciolati.
Un brik piccolo di panna da montare. Una volta montata ne serviranno un paio di cucchiai da cucina.
Miele fluido
Cacao in polvere.
Bicchierino, alto circa 6 cm.


Preparazione
Tritare finemente i datteri sul tagliere: operazione necessaria perche' un normale frullatore non ce la farebbe. Metterli nel frullatore con un po' di panna da montare. Frullare, aggiungendo della panna a filo per facilitare. Siccome l'aggiunta di panna schiarisce il frullato aggiungere un pizzico di cacao amaro in polvere, ma siccome il sapore del cacao si sentirebbe, aggiungere anche un cucchiao o due di miele. Frullare a oltranza, con lo scopo di non lasciare pezzetti interi di dattero. A me non e' riuscito benissimo (la mano del pasticcere di cui sopra), ma voi farete di meglio. Il risultato deve essere piuttosto denso.
Montare la panna con poco zucchero a velo. Riempire i bicchierini per tre quarti con il frullato di datteri. Aggiungerci sopra la panna montata, in modo che sporga un po' dal bicchierino e spolverare con del cacao in polvere.
A questo punto sorge il dubbio: frigo o non frigo? Fate voi. Secondo me a temperatura ambiente si sentono meglio i vari sapori, ma ognuno decidera' per il meglio. Ai bambini piace freddo.

Con questa ricettina partecipo al contest "Inventa la ricetta" di Un tocco di Zenzero, QUI... alla sezione "Goloso per i Golosi".



E adesso qualche immagine ... Cliccateci sopra se volete immagini piu' grandi e dettagli migliori.



COSTA ROCCIOSA, MARE A SPECCHIO




















SPIAGGETTE NASCOSTE...





















TRAMONTO SUL MARE, CAPRI SULLO SFONDO





















CHI SE LA SPASSA IN MOTOSCAFO....






















.... E NOI DUE, VESTITI DA TURISTI





















Alla prossima....

04/05/09

Antipasto di Gamberoni "I Tre Compari"

Oggi niente foto, perche' mi gira cosi'.

Questo antipasto e' un poco impegnativo, ma abbastanza raffinato da soddisfare anche gli invitati piu' criticoni e quindi vi fara' fare una buona figura. In pratica sono tre preparazioni a base di gamberoni adagiati in abbondante specchio. Ogni preparazione ha un mix diverso di sapori, dal piu' delicato al piu' deciso.
Questo antipasto va servito con le tre preparazioni insieme, non una dopo l'altra. Se li avete, usate vassoietti individuali divisi in scomparti, o delle piccole fiamminghe, oppure servite ad ogni invitato tre conchiglie Saint-Jacques. O altrimenti arrangiatevi. L'importante e' che il fondo non sia piatto, in modo che i gamberi peschino bene nello specchio. Le preparazioni sono elencate in ordine di sapidita’, quindi il commensale dovrebbe consumarle in quell’ordine (il famoso "percorso"...).
Come complicazione ulteriore l'antipasto va servito caldo, non tiepidino o freddo (vade retro!). Io, da quel maledetto perfezionista che sono, cucino le tre preparazioni contemporaneamente, su tre fuochi diversi.
Ma, credetemi, ne vale la pena.

Ingredienti, per OGNI persona
2 gamberoni, scottati in acqua o, meglio, a vapore, e sgusciati
Una decina di gamberetti precotti
2 Foglie di scarola
Mezza mela verde, non completamente matura
Lamelle di mandorla o Pinoli
Mostarda (senape) dolce
Vino bianco secco
Tre-quattro fettine di Popone (melone giallo), oppure mango
Mezzo gambo di sedano
Aglio, o Coriandolo secco macinato
Mezzo peperoncino secco, no semi, sbriciolato
Aceto di mele
Foglie di menta
Basilico
Brodo vegetale, per facilitare la frullatura


1
Cuocere a vapore della scarola, poi metterla nel robot con poco sale e poco olio. Frullare, eventualmente facilitando con poco brodo vegetale. Il risultato servira’ come specchio.
Padella calda, burro e trito di tante foglie di menta e poco basilico. Saltarci i gamberoni cotti e sgusciati. Adagiare sullo specchio, salare pochissimo e guarnire con foglie di menta.

2
Frullare gamberetti cotti e sgusciati insieme a mela verde (usate mele ancora non completamente mature) sbucciata e tagliata a piccoli pezzetti. Eventualmente facilitare con poco brodo vegetale. Il risultato servira’ come specchio.
Padella calda, burro e mostarda (ossia senape dolce). Saltare i gamberoni cotti e sgusciati, salare e far quindi evaporare poco vino bianco secco. Adagiare sullo specchio, salare e guarnire con lamelle di mandorle o con pinoli.

3
Frullare popone (melone giallo), mela verde e sedano tritato finemente. Eventualmente facilitare con poco brodo vegetale. Il risultato servira’ come specchio.
Padella calda, olio, aglio tritato (al posto dell’aglio si puo’ usare molto coriandolo secco macinato) e abbondante peperoncino secco sbriciolato. Prima che l’aglio prenda colore farci saltare i gamberoni cotti e sgusciati. Spruzzare con aceto di mele. Adagiare sullo specchio, salare e guarnire con lamelle di sedano e fette sottilissime di popone (melone giallo).
NOTA – Se lo preferite potete usare del mango al posto del popone.


Se non vi fanno l'applauso e' solo perche' sono degli snob.