28/04/20

In origine "Sichuan Hot Chicken Salad", ma poi...



MTC ha indetto una mini gara con l'intento di distrarci in questi tempi di lockdown dovuti al Coronavirus, stimolando nel contempo la creatività in cucina.
Il tema di questa settimana è il pollo.   Ci viene chiesto di scegliere una ricetta non italiana a base di pollo e stravolgerla.   Nel senso che l'aspetto del piatto finito deve essere identico a quello della ricetta originale, mentre gli ingredienti o la tecnica di cottura devono essere diversi.  Il motto di questa sfida è "Osare".
Io ho scelto una ricetta della regione del Sichuan, in Cina.   I piatti di questa cucina sono famosi per essere sempre molto piccanti, tali da lasciare la bocca addirittura insensibile per un po'.
Da notare che il Sichuan è una regione molto ampia, nella quale convivono una cinquantina di etnie diverse e perciò con una cucina molto varia.  La capitale, Chengdu, è stata dichiarata dall'UNESCO "Città della gaestronomia", nel 2011.
Il piatto che ho scelto di replicare, anzi stravolgere, è una insalata di pollo, manco a dirlo piccante.   E' un piatto molto popolare, che si presta ad essere interpretato in modi assai diversi, addirittura famiglia per famiglia.
In origine e' un piatto freddo a base di pollo bollito e sfilacciato, condito con aromi e spezie, tipicamente coriandolo e pepe di Sichuan, appunto.
Io ho fatto tutt'altro, utilizzando aromi e spezie comunemente reperibili in Italia, eseguendo una doppia cottura e servendolo caldo, non freddo.
Il risultato è stato piacevolissimo e mi ha molto deliziato, ieri sera a cena.
Molto aromatico e fresco.  Non troppo piccante, adatto a una cenetta estiva. Peccato non ne avessi cucinato di più.


Ingredienti per due persone
250 g di petti di pollo, a fette un po' spesse
2 cipollotti bianchi
1/2 costa di sedano, foglie comprese
1 spicchio di aglio
1 peperoncino rosso fresco, sui 3-4 cm
1/4 di cucchiaino di peperoncino secco in polvere
1 cucchiaino di pepe bianco in grani
1 cucchiaino di curcuma in polvere
1 cucchiaino di paprika affumicata
1 cucchiaino di aceto balsamico
1 limone
Ciuffo di prezzemolo
8 striscette di peperone giallo e rosso
Olio di semi di arachide.


Esecuzione
Mettere a cuocere in acqua bollente il petto di pollo, insieme a mezzo limone.
In una padella di 26-28 cm versare 3/4 di bicchiere di olio di semi di arachide.  Non ho usato olio di oliva perche' troppo saporito.
Togliere la buccia all'altra meta' del limone.
Affettare obliquamente i cipollotti, compresa una parte del verde.
Tritare il gambo di sedano e, separatamente, due o tre foglie.
Aprire il peperoncino rosso fresco e togliere i semi.
Mettere in padella la buccia di limone, metà dei cipollotti (tenere da parte l'altra metà per finire il piatto), lo spicchio di aglio intero sbucciato, il peperoncino fresco, quello secco in polvere, il pepe bianco in grani, le polveri di curcuma e paprika affumicata, il sedano tritato, gambo e foglie, e tutte le striscette di peperoni, meno quattro che serviranno per finire il piatto.
Nella foto una fase dei lavori in corso, uno dei tentativi di calibrare le dosi.




Far andare il tutto a metà fuoco finché i cipollotti non saranno cotti, mescolando un paio di volte.
Lo scopo è far insaporire l'olio con tutti quegli aromi e spezie.     Tenere poi in caldo.
Quando il pollo e' cotto scolarlo e tagliarlo a striscette.    Togliere dalla padella tutti gli aromi e spezie, lasciando l'olio.   Se qualcosina resta dentro, poco male.   Riaccendere il fuoco sotto la padella, alla massima intensità.
Mettere il pollo in padella e fare insaporire bene, diciamo qualche minuto, mescolando spesso.   A fine cottura spruzzare con l'aceto balsamico.
Trasferire il pollo nel vassoio di servizio scolandolo dall'olio, ma se ne resta un po' non è peccato.
Salare senza timidezza e aggiungere le fette di cipollotti tenute da parte, come anche le striscette di peperone avanzate.
Strizzare sul vassoio il succo dell'altro mezzo limone e cospargere col prezzemolo tritato.
Mescolare molto bene e servire subito, finché è caldo.



L'insieme e' saporito e profumato.   E' goloso, non troppo piccante, con un'ombra di affumicato e fresco di limone.    Una delizia.

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08/04/20

Ceci n'est pas une Carbonara




Anche se può sembrare, non lo è.   E' buona, è quasi zero grassi.  
A parte la pasta servono solo tre ingredienti.  E un pò di mano....
E' un piatto molto delicato, forse non adatto a chi non ha il palato in grado di apprezzare certe delicatezze.
E' anche veloce da fare, si prepara mentre la pasta bolle.


Ingredienti  (per 2 persone)

350 ml latte
1 o 2 bustine zafferano in polvere
7 o 8 chicchi di pepe di Sichuan (ma anche nero)
Un pizzicone di sale
Formaggio grattato (pecorino giovane)


Esecuzione

Mentre la pasta cuoce (in cucina c'è sempre un "mentre") mettere il latte in un pentolino e farlo scaldare bene, senza bollirlo.
Quando e' caldo aggiungere il pizzicone di sale e lo zafferano in polvere.
Mescolare energicamente per far sciogliere lo zafferano e tenere in caldo, con fiamma al minimo. 
Sulla quantità di bustine di zafferano dipende dalla qualità dello zafferano stesso: a volte basterà una bustina, altre volte ne seviranno due.
Intanto schiacciare il pepe.   Schiacciarlo, non macinarlo.  Io ho usato un batticarne, ma va bene anche il piatto di un coltello.
Io suggerisco di usare un pepe un pò aromatico, ma va bene anche il normale pepe nero, se si preferisce un po' di rudezza.
Cuocere la pasta molto al dente perché andrà ripassata sul fuoco.  
Scolarla e rimetterla in pentola insieme al latte con lo zafferano sciolto.
Adesso, con mano sapiente, portare a cottura la pasta facendo ritirare il condimento, che deve risultare in una bella cremina.
Impiattare, cospargere con il pepe schiacciato e aggiungere un ciuffo piccolo di formaggio.   Servire subito.
Alla prima forchettata vedrete il caratteristico "sguardo perso" di chi sta gustando una novità, e a ruota, ci scommetto, sentirete le lodi.





Sapori e profumi sono da gustare in tranquillità.  Non vorrei dire che è una pasta da meditazione, ma insomma....

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