22/06/11

Melon au Grand Marnier..... quasi





















Oggi e' stata una di quelle giornate che io chiamo "del quasi".
Dove il lavoro va quasi bene, il pasto e' quasi buono, l'aria condizionata quasi funziona, il traffico quasi scorre, etc.
Anche quando mi sono messo in testa di fare una mia versione di melone al Grand Marnier ho incontrato molti quasi. Il melone era quasi maturo, lo scavino l'avevo quasi trovato, il Grand Marnier era quasi finito e la bottiglia non si voleva stappare, la panna si e' quasi smontata, il centrifugato e' andato quasi tutto dove doveva (ma il resto e' sprizzato sui miei piedi, diventati belli appiccicosi), la macchina fotografica era quasi scarica, etc.
Insomma una di quelle giornate li'.
Intanto spiego cos'e' il Grand Marnier: e' un miscuglio composto da vari Cognac, da essenza (non succo!) d'arancia, e altri ingredienti. E' stato creato intorno al 1880 in Francia e si trova raramente in giro, almeno quello vero, quello buono. Adesso ho smesso di bere alcolici, ma ho ancora in mente l'aroma paradisiaco del vero Grand Marnier. Vengono usate misture in proporzioni rigide (e segrete) di Cognac di 20-25 anni di varie regioni francesi, delle essenze di arancia (dette essenze di Portogallo), che altro non sono che oli essenziali solubili in alcol, e cosi' via.
Un vero liquore da meditazione, da gustare a piccolissimi sorsi, vietato fumare nelle vicinanze.
Una bottiglia di Grand Marnier di quelli appena descritti puo' costare anche 150 Euro. Poi le "imitazioni", fatte con brandy di 3-4 anni e essenze di seconda scelta, si sprecano. Intanto queste "imitazioni" si chiamano "Gran Marnier" senza la d, perche' altrimenti sono dolori per via del copyright. Comunque si trovano al supermercato e finiscono di solito in dolci o nei cocktails.
Vabbe', transeat....
Che c'entra il melone? C'entra perche' in Francia si e' scoperto che il sapore del melone maturo lega benissimo col Grand Marnier.  Un dessert che un amico francese mi ha fatto provare (tanti anni fa) e' il Mezzo Melone al Grand Marnier. Consiste in un mezzo melone svuotato dai semi, riempito con palline ottenute dall'altra meta' del melone e coperto di Grand Marnier. Tutto tenuto in frigo per almeno un'ora. Vi assicuro che alla fine del pasto si comincia assaggiando queste palline deliziose e fresche, si continua perche' non si smetterebbe mai e finisce che vi devono portare via a braccia, briachi come tegoli (detto in  fiorentino), ma felici.
Ho voluto rifare una mia versione, molto, molto piu' morigerata e, come dicevo, mi e' venuta quasi bene. Insomma, non tiriamoci troppo giu', e' sempre e comunque una vera delizia, che si puo' servire senza paura a chiunque e che piacera' moltissimo nelle calde serate estive.

Ingredienti per 2 persone
3 cucchiai di Gran Marnier, purtroppo senza la d.
1 melone retinato, ben maturo
1 scavino piccolo, se lo trovate (io no)
3 arance bionde
1 centrifuga e chi ve la pulisce (non io)
Panna montata
Lingue di gatto all'arancia
Menta o Basilico per guarnire

Preparazione
Misurare i cucchiai di Gran Marnier e travasarli in un barattolo. Chiuderlo per non sprecare l'aroma e metterlo in frigo per un'ora.
Mettere il melone in frigo per almeno due ore. Idem per le arance. Se siete dei puristi come me mettete in frigo anche i bicchieri, o coppette, o quel che sono.
Tagliare il melone a meta' e con lo scavino ottenere  da una delle due meta' tante palline. Siccome lo scavino lo avevo quasi trovato, ma sentendosi cercato chissa' dove si e' nascosto, ho dovuto invece ottenere tanti cubetti a coltello. Fa lo stesso, salvo che le palline di melone sono moooolto piu' coreografiche....
Dall'altra meta' ottenere due fette ben pulite, senza buccia, ovviamente. Sbucciare bene le arance e pelarle al vivo.  Passare fette di melone e arance in centrifuga. O altrimenti arrangiatevi con colini, chinoises e simili. Quello che si vuole ottenere e' puro succo filtrato.
Montare la panna. Cucinare delle lingue di gatto all'arancia. Io non l'ho fatto, infatti in foto non ci sono, ma se avete tempo e voglia voi fatelo, sono il complemento perfetto.
Riempire il bicchiere di palline (per me cubetti, sigh), versare  il centrifugato di arancia e melone fino quasi a coprire, aggiungere il Gran Marnier e, su un lato, un fiocco di panna e la menta. E magari un paio di lingue di gatto infilate nella panna.
Il bello di questo dessert e' che si possono preparare i componenti molto prima e assemblare il tutto poco prima di servirlo. L'assemblaggio e' questione di 2-3 minuti. Sconsiglio invece di assemblare molto prima e tenere in frigo, i sapori si mescolano e i profumi se ne vanno. Servire subito, bello fresco.




















Avrete notato che non ho usato zucchero. Secondo me e' migliore senza zucchero, che peraltro si sentirebbe poco, essendo il tutto molto freddo di suo. Ma sono gusti.
All'assaggio si verifica il fenomeno una-pallina-tira-l'altra e dopo aver detto "ma e' buonissimo", finiranno il dessert senza dire altro, concentratissimi.
Il sapore e i profumi li potete immaginare, e' un dessert che fa sognare.  Il Gran Marnier si sente appena in sottofondo, in pratica aggiunge solo aroma.
E' un dessert-quasi gelato che piacera' moltissimo, ve lo consiglio.


Aggiornamento: l'amica-di-tastiera Babs mi fa notare che la panna a lei non sembra una grande aggiunta.  Effettivamente avevo pensato di usare parte del succo arancia-melone facendolo addensare un po' con agar-agar o simili.  Il risultato perfetto sarebbe stato non qualcosa di solido, ma di cremoso, quasi un sorbetto.   Poi la pigrizia mi ha vinto, e cosi'....
Ma se voi non siete come me, fatelo. E immaginatevi invece della panna una montagnetta di crema melone-arancia-gran marnier.
(SLURP)

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6 commenti:

  1. Bello mi piace molto molto estivo...per il fattore zucchero pensi che aggiunto non in eccesso quando si monta la panna darebbe fastidio? Ad occhio mi da' la sensazione che aumenterebbe il contrasto
    Buona giornata

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  2. Un po' di zucchero nella panna e' OK, mentre cambierebbe gli equilibri se si usasse nel succo.
    Al posto della panna mi sarebbe piaciuto mettere una parte del succo addensata con agar-agar o simili, ma solo al punto di renderla cremosa, non solida.
    Ma la pigrizia ha vinto.....
    CIAO :)

    PS - vista la posta?

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  3. .... melone si, ma senza panna per me. amo la panna e lo sai, ma adoro il melone al naturale... baci corrado!

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  4. Ciao Corrado, sono convinta che il Grand Marnier si sposi meravigliosamente con il melone. Un abbinamento felicissimo e come dici tu perfetto senza zucchero. Per la panna, mi trovo daccordo con Babs, magari la puoi servire a parte per i super golosi. Rigorosamente montata in casa e non quella dei dispenser (anatemaaaaa). Un grande abraccio, ti seguo. Pat

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  5. "Quasi"... quasi faccio un salto ad assaggiarlo!

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  6. Sai, Corrado, io penso che la panna ci sta, magari, con un goccio di Gran Marnier! Oppure un pò di mascarpone, una componente "carica" ci vuole! Ma vogliamo parlare del melone al Porto?!
    baci

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