29/04/09

Aspic di Passito di Pantelleria



















Preso da curiosita' per quel che avevo sperimentato ho fatto alcune ricerche in Internet e ho visto che molti preparano -e vendono a caro prezzo- Gelatine di vino, cioe' prodotti spalmabili tipo marmellata.
Ho trovato anche Budini e Bavaresi fatti col vino, ma contengono principalmente panna e uova e il vino e' solo un'aggiunta marginale. Insomma, niente di simile a quello che propongo qui.
Quello che ho preparato e' un vero e proprio Aspic, che non ha altri componenti aggiunti (e che percio' conserva tutto il sapore del vino utilizzato), e che deve essere consumato al cucchiaio. Non c'e' zucchero, salvo quello naturale contenuto nel vino.
In pratica e' una preparazione da servire fredda a fine pasto, ottima nel periodo estivo o dopo un pasto abbondante, e' alcoolica (e' fatta con vino liquoroso) e da offrire in fase di rilassamento post-prandiale, al posto del cosiddetto "vino da meditazione". C'e' chi mi ha detto "Questo non e' un dessert, e' una coccola".
Realizzarlo e' di una semplicita' imbarazzante, tanto che ero in dubbio se pubblicarlo. Bah!
Nella foto ho inclinato la coppetta per far vedere che l'interno e' ben solido e non un affare scivoloso, tipo blob.
I fiori di timo ce li ho messi solo per scena, per dare un po' di colore :)


Ingredienti per 6 pers.

400 cl. di Passito di Pantelleria. Al posto del Passito potete usare dello Sherry (secco, pero') o altro vino liquoroso.
6-9 fogli di colla di pesce


Preparazione

Mettere i fogli di colla di pesce a bagno in acqua fredda, facendo attenzione a non romperli (si frammentano e al momento di ripescarli non li trovate piu'). Metterne 6 per un aspic tenero, 9 per un aspic piu' consistente (scelta consigliata). Lasciare i fogli a bagno per 15 minuti.
Versare il Passito in una casseruola di 10-15 cm. Prendere poi i fogli, strizzarli bene e metterli nella casseruola.
Accendere un fuoco medio e mescolare continuamente, per evitare che si attacchi, per una decina di minuti. Fare molta attenzione che il Passito non bolla esageratamente: piu' bolle e piu' inacidisce. Bollire piano va bene, bollire forte proprio no. Eventualmente abbassare il fuoco, sempre continuando a mescolare.
Togliere dal fuoco e versare in coppette individuali, adatte ad essere portate in tavola. Mettere in frigo per almeno un'ora, meglio se per due.
Servire al posto del vino da meditazione, a fine pasto. Specie quando fa caldo, o dopo un pasto abbondante, sara' molto gradito.

NOTA 1 - Non ho ancora provato con l'agar-agar o con la pectina. Provero'. Ma non cambiera' il sapore?
NOTA 2 - Ebbene, si, per quanto abbia tentato non sono riuscito a staccare l'aspic dalle pareti delle coppette, per offrirlo magari su un piattino. Mi dicono che avrei dovuto immergere la coppetta in acqua calda. Potrebbe funzionare?
NOTA 3 - La prossima sperimentazione la faro' col Martini Bianco, potrebbe essere un'idea-novita' per un pranzo in piedi, un vernissage, o cose del genere. Ignoro cosa potrebbe venir fuori con i cocktails.

Al solito: fatemi sapere cosa ne hanno pensato le vostre cavie :)

7 commenti:

  1. Corrado, ho letto il tuo commento sul blog di CHEZ BABS... ma che gentile!
    Grazie grazie grazie, davvero!
    Questo aspic -che come sai aspettavo- mi rende felice non sai quanto.
    Poco tempo fa ho comprato a Milano una crema di Malvasia, ha una consistenza molto simile a quella del miele.
    E' una cosa fantastica, coi formaggi é insuperabile!
    Mi chiedevo, appunto, come si facessero queste robine ed eccoti qui col tuo aspic!
    Secondo te se volessi una consistenza piú cremosa con cosa potrei sostituire la colla di pesce?
    Bellissimo cmq e l'idea del Martini é altrettanto stupenda!
    A presto!
    m.

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  2. Mariù, le gelatine di vino di solito io le faccio con la pectina (il fruttapec, insomma, quella roba per le marmellate). Come dice Corrado, in giro sparano dei prezzi assurdi per delle gelatine di vino che si fanno in tre secondi.
    Bravo Corrado, mi piace molto!

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  3. Mariu': mi dicono (ma io non ho provato) che l'agar-agar o anche la pectina siano piu' adatti se si vuole cremosita'. In questa ricetta io puntavo a qualcosa di solido (e di insolito!) da mangiare col cucchiaio. Ma forse puoi provare con poca colla di pesce: non so, tu prova, poi magari mi fai sapere. Per le creme come quella che hai comprato: care e inzeppate di conservanti, alla larga!

    PS - Pasticciona e di talento? Saresti luna moglie ideale! Ma il mio cuore e' gia' di proprieta' di mia moglie...

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  4. Mariu': prova anche con la maizena, l'unico difetto e' che il risultato viene un po' opaco (cosa che io non volevo). E che se ne usi troppo il risultato poi sa un po' di gesso.

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  5. Interessante questa ricetta!
    Ciaooo

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  6. il passito di pantelleria..... evoca in me ricordi bellissimi, profumi che ti sconvolgono l'anima. bravo corrado. non credo avrei il coraggio di replicarti col passito, soprattutto perchè da golosa e viziata, adoro quello di salvatore murana chè è decisamente da centillinare e degustare in puro relax, ma l'idea la trovo validissima e ho in casa giusto giusto dello sherry.... e la gelatina in fogli. ciao. babs

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  7. Ciao Babs,
    il mio passito e' solo di Pellegrino, ma quello avevo...
    Per te, e le tue cavie, solo un'avvertenza: guarda che quando lo mangi, bello fresco, e' una delizia che va giu' cucchiaio dopo cucchiaio, MA E' ALCOLICO! OCCHIO ALLE CIUCCHE! :)

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