La ratatouille e' nata molto tempo fa nel sud della Francia, in Provenza. Personalmente amo quella parte di Francia, solare e mai brumosa, con le caratteristiche vigne basse e buona cucina tipica. Ma anche ottimo pesce: rammento ancora certe sere quando, finito il lavoro alla IBM di Montpellier, andavo a volte a cena sul porto (le Sphinx?), dove c'erano dei trionfi di coquillage da perderci la testa.
Altri tempi. Torniamo alla rataouille, che mia moglie ha rivisitato (anch'io ho fatto delle prove, ma quella di Anna Maria e' tuttora vincente).
I contadini poveri preparavano in estate la ratatouille con le verdure di cui potevano disporre. E' sostanzialmente uno stufato.
Il termine viene da "touiller", rimestare, e rispecchia il modo di preparazione di queste verdure. In origine veniva preparata sulle braci del camino, o in pentola chiusa alla bocca dl forno, approfittando della cottura di pane o altro. La ricetta piu' antica non prevedeva le melanzane, che sono state introdotte in seguito. Qui si e' tornati alla ricetta originale, con l'aggiunta pero' delle patate, che secondo noi i contadini aggiungevano per dare corpo al piatto e saziarsi meglio.
Ingredienti tanti, preparazione semplicissima, nutrizionalmente salutare.
Ingredienti per 4 persone
2 patate grandi
3 cipolle rosse medie (ma anche bianche vanno bene)
2 carote
4 zucchine
7 pomodorini tipo ciliegino
un ventina di fagiolini freschi
4 spicchi aglio (in cottura perde il sapore acre)
4 cm di gambo di sedano
Mezzo peperone rosso, anche giallo va bene
Mezzo peperoncino rosso secco, no semi
Un tazza di brodo
Un rametto di timo
Una manciatina di origano
Preparazione
Pulire tutte le verdure e tagliarle in pezzi di 2-3 cm, con l'eccezione dell'aglio che deve restare intero, della cipolla e del sedano che vanno affettati, e dei pomodorini che vanno semplicemente divisi a meta'.
In una capace casseruola mettere 3 cucchiai di olio evo, la cipolla, il peperoncino, l'aglio intero e il rametto di timo. Far scaldare l'olio a fuoco medio per un paio di minuti, poi aggiungere patate, carote, fagiolini. Mescolare per 3-4 minuti, poi aggiungere una tazza di brodo. Non salare.
Cuocere circa 10 minuti, mescolando 3-4 volte, in modo che tutte le verdure sentano il calore. Togliere il rametto di timo, quindi aggiungere le zucchine e i pomodorini. Cuocere altri 10 minuti, mescolare un paio di volte stando attenti a non rompere le verdure e, se fosse troppo secco, aggiungendo un po' di brodo. Verso la fine dei 10 minuti assaggiare e salare di conseguenza.
La cottura, a differenza della ricetta originale, e' piuttosto breve, perche' ha lo scopo di far percepire -separati- tutti i diversi sapori delle verdure. A fuoco spento aggiungere la manciatina di origano e mescolare con prudenza. Servire caldo e mangiare tiepido, accompagnato da fettine di pane a portata di mano e da rametti di maggiorana a parte, che ognuno potra' usare a proprio gusto.
C'e' chi lo propone come contorno, ma secondo me proporlo cosi' e' un delitto, perche' si coprono tutti i diversi sapori.
E' un piatto che, leggendo la ricetta, non ci si immagina cosi' gustoso, ma lo e'. E molto. Ricordo che piu' volte ho sentito delle signore italiane che, estasiate, chiedevano al cameriere la ricetta di quel buon piatto, sentendosi rispondere (con il solito sguardo di compatimento) "c'était seulement une ratatouille".
Seulement un piffero; se preparata con attenzione regge la competizione con ricette ben piu' complicate. E poi: non ha praticamente grassi e ha pochissime calorie, che vogliamo di piu'?
Questa ricetta partecipa alla raccolta interblog "giragiral'orto", QUI
Altri tempi. Torniamo alla rataouille, che mia moglie ha rivisitato (anch'io ho fatto delle prove, ma quella di Anna Maria e' tuttora vincente).
I contadini poveri preparavano in estate la ratatouille con le verdure di cui potevano disporre. E' sostanzialmente uno stufato.
Il termine viene da "touiller", rimestare, e rispecchia il modo di preparazione di queste verdure. In origine veniva preparata sulle braci del camino, o in pentola chiusa alla bocca dl forno, approfittando della cottura di pane o altro. La ricetta piu' antica non prevedeva le melanzane, che sono state introdotte in seguito. Qui si e' tornati alla ricetta originale, con l'aggiunta pero' delle patate, che secondo noi i contadini aggiungevano per dare corpo al piatto e saziarsi meglio.
Ingredienti tanti, preparazione semplicissima, nutrizionalmente salutare.
Ingredienti per 4 persone
2 patate grandi
3 cipolle rosse medie (ma anche bianche vanno bene)
2 carote
4 zucchine
7 pomodorini tipo ciliegino
un ventina di fagiolini freschi
4 spicchi aglio (in cottura perde il sapore acre)
4 cm di gambo di sedano
Mezzo peperone rosso, anche giallo va bene
Mezzo peperoncino rosso secco, no semi
Un tazza di brodo
Un rametto di timo
Una manciatina di origano
Preparazione
Pulire tutte le verdure e tagliarle in pezzi di 2-3 cm, con l'eccezione dell'aglio che deve restare intero, della cipolla e del sedano che vanno affettati, e dei pomodorini che vanno semplicemente divisi a meta'.
In una capace casseruola mettere 3 cucchiai di olio evo, la cipolla, il peperoncino, l'aglio intero e il rametto di timo. Far scaldare l'olio a fuoco medio per un paio di minuti, poi aggiungere patate, carote, fagiolini. Mescolare per 3-4 minuti, poi aggiungere una tazza di brodo. Non salare.
Cuocere circa 10 minuti, mescolando 3-4 volte, in modo che tutte le verdure sentano il calore. Togliere il rametto di timo, quindi aggiungere le zucchine e i pomodorini. Cuocere altri 10 minuti, mescolare un paio di volte stando attenti a non rompere le verdure e, se fosse troppo secco, aggiungendo un po' di brodo. Verso la fine dei 10 minuti assaggiare e salare di conseguenza.
La cottura, a differenza della ricetta originale, e' piuttosto breve, perche' ha lo scopo di far percepire -separati- tutti i diversi sapori delle verdure. A fuoco spento aggiungere la manciatina di origano e mescolare con prudenza. Servire caldo e mangiare tiepido, accompagnato da fettine di pane a portata di mano e da rametti di maggiorana a parte, che ognuno potra' usare a proprio gusto.
C'e' chi lo propone come contorno, ma secondo me proporlo cosi' e' un delitto, perche' si coprono tutti i diversi sapori.
E' un piatto che, leggendo la ricetta, non ci si immagina cosi' gustoso, ma lo e'. E molto. Ricordo che piu' volte ho sentito delle signore italiane che, estasiate, chiedevano al cameriere la ricetta di quel buon piatto, sentendosi rispondere (con il solito sguardo di compatimento) "c'était seulement une ratatouille".
Seulement un piffero; se preparata con attenzione regge la competizione con ricette ben piu' complicate. E poi: non ha praticamente grassi e ha pochissime calorie, che vogliamo di piu'?
Questa ricetta partecipa alla raccolta interblog "giragiral'orto", QUI
Pur essendo un classico dei classici è davvero difficile trovarne una che sia fatta come si deve. Questa la devo provare.
RispondiEliminaBuon inizio settimana Corrado!
m.
E buona settimana a te, Mariu'. La preparazione richiede un po' di attenzione, a volte e' difficile fare delle cose semplici.
RispondiEliminaDomani postero' uno squisito finger food, adattissimo anche per festicciole in ufficio, o per stupire i colleghi. (interessa?)
ahahaha concordo:seulement un piffero! Non ho mai utilizzato i fagiolini e neppure il brodo: solo a pensarci mi hai fatto venire l'acquolina in bocca, grazie!!
RispondiEliminaBravo, AnnaMaria. j'adore la ratatouille, mais chez moi on l'a toujours preparée avec les aubergines, les courgettes, les poivrons, les oignons et les tomates.Je ferai aussi votre
RispondiEliminarecette très gourmande. A bientot.
ciao corrado, ma la questa rata non è la stessa che mi hai mandato tempo fa...... ne hai più di una versione????? :-)
RispondiEliminaciaoooooooo
Corrado, sto cucinando la Vs. ratatouille,
RispondiEliminaun profumo che invade la casa. Me la stò già pregustando.Poi ti dirò. Grazie della bella ricetta.