10/06/09

Il risotto della sera prima - I segreti svelati al mondo...

















Dovete sapere che per tutta una serie di motivi io pranzo in ufficio. Dove ho portato un microonde e dove mi scaldo ogni giorno quello che ho preparato la sera prima. Il che, col tempo, ha fatto di me un vero esperto di come -in che modo- cucinare la sera cosi' che il giorno dopo si possa mangiare decentemente.
Si, va bene, il piatto principe sarebbe l'insalata di pasta, o quella di riso, ma provate a mangiarli tutti i giorni..... I panini, poi, io li odio. Ecco perche' preparo cose sempre diverse ogni giorno.
I primi ovviamente vanno cotti molto al dente, ma il vero problema e' fermare definitivamente la cottura, altrimenti uno si trova una roba collosa, che nemmeno il piu' scalcinato dei bar proporrebbe. Il mio metodo consiste nel raffreddamento rapido in frigo, per le ragioni che ho gia' spiegato in un mio precedente post, QUI.
Sistemato l'aspetto cottura il successivo problema e' la perdita di sapore: il giorno successivo il primo tanto amorosamente preparato non sa di niente. Perche'? E chi lo sa. Ma e' un fatto che il sapore di sale e' sparito, il piccante pure e il sapore del sugo -al pomodoro o ragu' che sia- chissa' dov'e' andato. Allora l'avveduto cuoco (sempre io) impara a cucinare dando sapori molto esaltati. Si, insomma, esagerati, tanto che l'assaggio della sera potrebbe scoraggiare chiunque. E allora: molto sale, molto peperoncino (io non uso pepe), sugo di condimento tirato bene. Il sale, veramente, ho imparato a aggiungerlo subito prima di mangiare, come ho spiegato in un post precedente, QUI.
Per i secondi bisogna limitarsi a preparazioni in umido. Tentativi fatti con carne o pesce ai ferri o al forno hanno dato risultati desolanti. Ma, per esempio, il lesso rifatto e' ottimo (per la ricetta vedere un mio post precedente, QUI). Per sale e peperoncino vale il discorso gia' fatto per i primi.
E infine il microonde: per come funziona il sistema delle microonde il calore indotto nei cibi e' tanto maggiore quanto piu' i cibi contengono acqua. Quindi se il giorno dopo la preparazione appare un po' secca occore spruzzarla con un po' d'acqua, rimescolare, e solo dopo mettere il tutto a scaldare.
L'aggiunta di formaggio -se si tratta di primi- o di sale va fatta dopo l'uscita dal microonde. Una mescolata veloce, e via di forchetta!
Ecco svelati al mondo i miei segreti. Ora anche i colleghi la smetteranno di invidiare i miei piatti....

Nella foto, fatta col cellulare in ufficio poco prima di iniziare a mangiare, si vede un risottino fantasia fatto la sera prima, segue la ricetta. Notare tovaglietta e tovagliolo scelti dalla moglie, la mia dolce (il piu' delle volte) Anna Maria.


Ingredienti, per una persona (me)
80-100 gr. di riso, io uso la qualita' Roma
Due zucchine
Brodo vegetale
Una fetta di prosciutto crudo, senza la parte grassa
Una manciatina di pancetta a dadini, la piu' magra possibile
Una punta di Peperoncino, no semi
Olio evo

Preparazione
In poco olio evo mettere il peperoncino e accendere un fuoco medio. Dopo un mezzo minuto aggiungere le zucchine a pezzi di un cm. circa, con la buccia. Mescolare e dopo un tre minuti aggiungere il riso. Farlo tostare bene, aggiungere un dito di vino bianco e farlo evaporare.
Quindi aggiungere poco brodo e fare evaporare. Mentre il riso sta andando, in un padellino appena unto di olio mettere il prosciutto tagliato a julienne e i dadini di pancetta. Far rosolare lentamente.
Il riso va cotto -diciamo cosi'- aggiungendo poco brodo alla volta. Assaggiare spesso e togliere dal fuoco quando mordendo un chicco questo smette di fare rumore. OK, e' solo per dire che il riso va tolto poco piu' che crudo! Fuori dal fuoco aggiungere prosciutto e pancetta e mescolare un paio di volte. Quindi allargare il risotto in un vassoio e schiaffarlo subito in frigo, nella zona piu' fredda.
Al mattino successivo passare il risotto dal vassoio in un contenitore adatto al trasporto e mettelo in una borsina termica. Quelli che come me mangiano in ufficio si riconoscono dalla borsina termica....

Che altro? Rifiutare di far assaggiare ai colleghi, altrimenti che vi resta?

Alla prossima :-)

13 commenti:

  1. ma come: tutto 'sto popò di istruzioni e non hai partecipato alla raccolta da schiscetta della viz? peccato, si è appena conclusa...
    io ho comprato un libro proprio sulle ricette da pausa pranzo e l'autore suggerisce di non mettere in frigo le insalate di pasta, io perciò non lo faccio e giuro che non perdono di sapore. poi però non avendo il micro-onde in ufficio non so, magari è il fatto di riscaldarli dopo, boh.
    comunque mi congratulo: la tovaglietta e l'apparecchiatura sono una vera chiccheria

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  2. Ottima lezioncina sul pranzo da ufficio, tornerà utilissimo a molti.
    Io ho la fortuna di abitare a 300 mt dal mio ufficio quindi a pranzo torno spesso a casa e il principio è lo stesso: si mangiano gli 'avanzi' della sera prima.
    L'unica differenza è che ho a disposizione forno, fornelli e tutto il necessaire, non solo un microonde (che non ho e non saprei nemmeno come accenderne uno).
    Grazie mille!!
    Buona giornata,
    m.

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  3. Per evitare di cucinare a pranzo quando mi ritiro da scuola così stanca e affamata che addenteei anche un pezzo di tavolo (e il mioè di marmo), ho l'abitudine di cucinare la sera per il giorno dopo! Certo non la pasta perché la mia essendo senza glutine, il giorno dopo tende a decomporsi... Quindi bene o male seguo le tue regole... però che stress! e comunque la bontà ne risente, meglio trasformare. Allora io faccio dei bei risotti a frittata che anche freddi sono meravigliosi. Poi invece ci sono delle pietanze che con il tempo migliorano e sono tutte quelle a base di sughetti: caponata, polpette con la salsa, coniglio in agrodolce...

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  4. lise.charmel : lassia perder il libro e fidati. Ho fatto molte prove e l'unico modo per far durare pasta e riso fino al giorno dopo e' proprio questo. Anche altri che hanno provato mi hanno confermato che funziona. Mi riferisco, chiaro, al fatto che non scuocia, la perdita di sapore e' altra cosa.
    Che non dipenda dal microonde e' dimostrato dal fatto che il sistema funziona anche con l'insalata di pasta fredda. Comunque, perche' non provi? :-)
    Per la raccolta: forse avrei dovuto, ma tra il poco tempo e la timidezza...

    Mariu': il microonde serve a una cosa e solo a quella: scaldare roba fredda, tipicamente gli avanzi. E per quello e' insuperabile. Se non si usa per quello e' inutile averlo. Vantaggio collaterale e' che siccome viene acceso per max 3-4 min il consumo di elettricita' e' minimo (salviamo l'ambiente, etc.).
    Tu pranzi in casa? Invidiaaaaaa

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  5. fantasie: io uso spessissimo pasta di kamut, nessuna differenza per la cottura. Salvo che il kamut e' moooolto piu' digeribile.
    Benvenuta tra gli stressati della cucina alle 23!!!

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  6. Verissimo. In realtà mi ha sempre ispirato anche la funzione di scongelamento veloce.
    Io, da brava massaia del sud, ho un freezer di quelli verticali a pozzetto, bello grosso da farci stare teglie di cannelloni e ogni possibile ben di Dio che mi metto a cucinare in quantità industriali nelle domeniche uggiose (roba comune a Berlino) e che tiro fuori quando proprio non ho tempo di cucinare.
    Ho solo il vizietto di scordarmi di scongelare in tempo, in quel caso il microonde sarebbe una mano santa!
    Già, figata tornare a casa per pranzo, eh?
    Anche arrivare a lavoro a piedi in cinque minuti la mattina è una fortuna non trascurabile in una città grande come Berlino...

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  7. Bellissimo il pranzetto al lavoro!
    Quando la piccola meraviglia sarà più grande ed andrà magari all'asilo (:-P) cercherò anche io di tornare a questo sistema...
    Approvo in modo assoluto l'apparecchiatura: mangiare come tu fossi a casa, con la tavola ben curata, e non con un piatto di plastica tra le pratiche ammassate, è fondamentale per vivere bene... e godersi la vita, anche in ufficio!
    8+!
    saluti

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  8. Corrado! uguale uguale a me!
    microonde e tegamino! borsina con tovagliolo e tovaglina, posate, frutta lavata e yogurtino a metà mattina!
    ma quante ne studi?? io evito sempre la pasta e il riso per il problema colla.. ora capisco dove sbagliavo!

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  9. accidenti, è un vero e proprio vademecum del mangiar sano in ufficio! dire utile è dire poco :D io per fortuna mangio o a casa (a 2 passi dall'ufficio) o con i miei colleghi in un'osteria alla buona qua vicino, ma effettivamente è un bel tema quello di cucinare nel modo migliore possibile un piatto da mangiare diverse ore dopo :-P

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  10. Corrado, sei un genio. Complimenti.
    Uno non può mangiare tutta la vita i panini al bar vicino all'ufficio.Necessario pensare alla salute.
    Quando lavoravo anch'io mi portavo la schiscètta con cose buone che cucinava però mia mamma che si alzava per me alle sei di mattina. Allora non c'era il microonde e riscaldavo sul gas.Ciao.

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  11. Io il microonde non lo so usare.
    L'ho capito quando, qualche giorno dopo la mia festa di laurea, ho portato in ufficio delle polpettine di agnello e menta avanzate, che avevo congelato, scongelato e poi riscaldato: mi sono fatta uno scrub all'esofago!
    Bello il tuo blog, lo seguo da poco, ma i tuoi post sono divertenti e istruttivi.

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  12. Anto: capita a tutti, le prime volte. Mi ricordo ancora quando ho preso dal congelatore del pesto in confezione di plastica e l'ho messo nel microonde col timer a 6-7 minuti. Pensavo: per scongelare questa massa solida ci vorra' piu' tempo. Dopo circa 4 minuti ho sentito una specie di esplosione soffocata, ho aperto, guardato, e meno male che mia moglie non era ancora rientrata! Riscaldandosi il pesto si era dilatato (o aveva sviluppato dei gas, chi lo sa) e la confezione di plastica era esplosa. L'interno del microonde era tutto verde e gocciolante!! Ho pulito meglio che ho potuto e naturalmente non ho detto niente a mia moglie. I giorni successivi ogni tanto Anna Maria mi chiedeva: ma non senti anche tu uno strano odore?

    Nooo, sembrera' a te....

    Bisogna prenderci la mano, ma una volta domato e' molto utile.

    CIAO :-)

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  13. be', tentar non nuoce, proverò, grazie del consiglio

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