04/08/10

Volevo fare un budino...




















...ma poi ho pensato: NO, cena rustica!!

Quel monticello che si vede e' una crema di peperonata, mi e' venuta cosi' buona che ho lasciato perdere gelificanti e stampi e me la sono goduta per cena, con foglie di basilico, un pezzo di grana e del buon pane toscano. Bella fresca, tolta dal frigo una ventina di minuti prima, e' stato un ristoro per la gola, come fosse un gelato, ma ai sapori dell'orto.
Un peccato di gola? No, un peccatone :)
Per arrivare alla crema di peperonata bisogna, e' chiaro, avere pronta della peperonata. Allora devo prima presentarvi la MIA peperonata. Ricetta di sicuro successo, che pero' richiede di non allontanarsi troppo dai fornelli. Eh, si fa presto a dire "peperonata"....

Ingredienti per 2-3 persone
3 peperoni rossi, belli maturi
3 grosse cipolle, Tropea o Certaldo
circa 20 pomodorini Pizzutello
Vino bianco, no Tavernello
Peperoncino
1 cucchiaio di zucchero bianco
Un bicchiere di brodo di carne

Preparazione
Pulire i peperoni e tagliarli a pezzetti di un paio di cm. Tagliare i pomodorini a quarti o anche a pezzi piu' piccoli. Tagliare le cipolle a brunoise italiana, con dadini di circa 3 mm (quella francese e' di 1-2 mm). Una pezzatura piccola e omogenea consente di cuocere la cipolla in maniera uniforme, ma se vi piace sentire i pezzetti di cipolla sotto i denti, allora fate delle mezze fette. Tagliata a brunoise secondo me viene piu' saporita.
In una casseruola da 30 cm (ci vuole, ci vuole), versare un dito di olio evo (ci vuole, ci vuole) e un pezzetto di peperoncino. Come dico sempre: voi conoscete il vostro peperoncino, noi vogliamo un risultato che sia piccantino, ma non piccante. Far soffriggere a fuoco medio la brunoise di cipolle, mescolando spesso, in modo che la cottura sia uniforme. La soffrittura deve continuare fino a un attimo prima che i bordi dei pezzetti di cipolla scuriscano. Bisogna controllare da vicino, ma il risultato e' pagante. Se pero' vi scoccia perdere "tutto questo tempo" a sorvegliare un soffritto, allora fate come fanno molte massaie: buttate gli ingredienti tutti insieme, accendete il fuoco e andate a fare qualcos'altro. Il risultato sara' men che mediocre, e alla lunga produrra' litigi e separazioni. Ma non vi avevano detto che il cuore di un uomo passa dal suo stomaco? E allora applicatevi di piu', che diamine!
Una volta una signora americana ha detto "ho altro da fare nella vita che stare a mescolare un risotto": credo che la signora abbia gia' affrontato tre separazioni. Il che peraltro mi fa pensare che il sistema del "butta in pentola, accendi e scappa" sia usabile come strattagemma per sbarazzarsi di un compagno, ormai usato, per passare a un modello nuovo. Che c'entra con la cucina? Ci puo' entrare, del resto sesso e cibo sono o non sono bisogni primari? Vabbe', fine dell'escursione, torniamo alla peperonata.
Intanto che il soffritto va, in una casseruolina mettere qualche cucchiaio di olio e il pomodoro. Far andare a fiamma media. Dopo 4-5 minuti aggiungere il cucchiaio di zucchero. Attenzione: anche i pomodori maturissimi hanno un contenuto acido, che non facilita la digestione. Lo zucchero ha il compito di correggere l'acidita'. C'e' chi usa il bicarbonato, ma il risultato e' amarognolo. Meglio che vi dicano: che pomodoro dolce, ma dove l'hai trovato?. Mescolare, quindi aggiungere una presa di sale e portare a cottura facendo evaporare il liquido dei pomodori. Quando il liquido e' tutto evaporato assaggiare il pomodoro per verificare se e' cotto. Se non lo fosse aggiungere qualche cucchiaio di acqua e continuare. Il pomodoro va cotto separatamente perche' peperoni e pomodori hanno temperature e tempi di cottura diversi. In questo modo il risultato e' decisamente migliore.
Torniamo al soffritto di cipolla e alla sua sorveglianza. Al giusto punto di soffrittura (qualche bordo che comincia a colorire) versare un mezzo bicchiere di vino bianco e far evaporare del tutto. Versare poi il peperone e far andare mescolando spessissimo, in modo che TUTTI i pezzi di peperone sentano lo stesso calore. Se qualche pezzo si brucia, anche solo sui bordi, potete dire addio a una buona peperonata. Questa cottura deve durare piu' possibile, a fiamma media o anche piu'. Usando una fiamma bassa il peperone buttera' fuori tutti i suoi liquidi e verra' lesso, invece deve cuocere restando il piu' croccante possibile. Quindi: fiamma alta e mescolare.
Dopo un quarto d'ora o anche mezz'ora, dipende da quanto era maturo il peperone da crudo, aggiungere i pomodori e il bicchiere di brodo. Il brodo serve per dare corpo alla peperonata, un buon brodo e' il segreto di molti chef. Continuare a mescolare spesso. Quando il brodo e' quasi del tutto ritirato assaggiare e regolare di sale. Non siate timidi, dopotutto state cucinando della verdura e se non ci mettete abbastanza sale il risultato sara' davvero smorto.
A questo punto avete una BUONA peperonata, talmente buona che e' un vero peccato presentarla come contorno di qualcos'altro. La potete mangiare da sola, cosi' com'e' adesso, a pezzettoni, calda o anche fredda. In questo caso consiglio di spolverare con del grana padano, che aumenta la goduriosita'.
Ma se volete gustare la crema, travasate il tutto in un buon frullatore, o prendete il vostro fido minipimer. Considerate che ridotta in crema la peperonata e' MOLTO piu' digeribile. Prima di cominciare la frullatura aggiungere 1-2 cucchiai di kanten in fiocchi, o 1 cucchiaio se in polvere. Lo scopo dell'aggiunta dell'agar-agar e' produrre una crema corposa, da consumare con la forchetta, altrimenti otterrete una vellutata da consumare come una minestra. Fate voi, a noi e' piaciuta molto di piu' in versione crema corposa, anche perche' la si puo' accompagnare con schegge di grana.
Frullare a oltranza, assaggiare e regolare di sale. Di solito e' necessario aggiungere poco altro sale, ma fate a vostro gusto. Ripassare a fuoco per un minuto o due, mescolando. Quando inizia a bollire spengere e lasciar riposare. Mettere in frigo e togliere una ventina di minuti prima di servire.
Presentare, come in fotografia, con foglie di basilico, schegge di grana e del buon pane.





















Se poi voleste andare sul budino, allora prima di frullare dovrete raddoppiare o triplicare la dose di agar-agar, lasciar freddare e addensare e versare in uno stampo. Poi mettere in frigo. E' solo una questione di presentazione: se avete ospiti il budino fa molta piu' scena, anche in una cena in piedi. Ma se siete in famiglia aggredire la crema con la forchetta e' piu' gustoso.
Sono stato pignolo? Si, e' vero, ma con queste pignolerie il risultato e' garantito (vi piacciono gli applausi?).























All'assaggio la crema, fresca e ristoratrice, vi esplode in bocca tutti i dolci sapori dell'estate: peperone, pomodoro, basilico...
Se poi ci aggiungete del grana, allora e' un pranzo completo.

A presto :)

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