Questo l'avevo pensato come un antipasto sciccoso, pero' poi io e Anna Maria ce lo siamo mangiato come un primo: "buono, ne prendo ancora un po'", "anch'io, e' saporito, vero?", "si, appetisce", "ce n'e' ancora un po', ne vuoi meta'?". E cosi' e' finito.
Complice anche la giornata buia le foto non sono un granche', ma soprattutto non testimoniano la delicatezza e l'appetitosita' (si puo' dire?) di questa preparazione. Una sorpresa, davvero.
Tutto e' cominciato con una confezione di fagioli zolfini che ho adocchiato in dispensa, il colore aveva attirato la mia attenzione: i fagioli zolfini del Pratomagno sono infatti di un bel colore giallo chiaro, da cui il nome. Riporto, dal sito della associazione che ne difende la tipicita': "Il fagiolo Zolfino è tipicissimo prodotto dell'area del Pratomagno: il suo territorio d'eccellenza sono le colline e le pendici montuose attorno alla strada Setteponti, che si snoda tortuosa seguendo l'antico percorso della Cassia vetus", che e' la strada che da Arezzo porta a Firenze.
E' un fagiolo raro e prezioso, regge benissimo la cottura senza rompersi, ma ha una buccia finissima "che si scioglie in bocca come ostia", il che lo rende digeribilissimo. L'unico suo difetto e' che e' difficile trovarlo perche' il territorio di produzione e' piccolo e la quantita' prodotta e' quella che e'. Ma se lo trovate fatene incetta, ne vale la pena.
Un'altra caratteristica dello zolfino e' che non richiede di essere tenuto a mollo per una notte, le sue piccole dimensioni (non piu' grandi di un nocciolo di ciliegia) fanno si' che diventi tenero mentre cuoce.
Mi avevano detto che era un fagiolo "cremoso", quindi la prima idea e' stata proprio quella di ridurlo in crema. Pero' un fagiolo e' sempre un fagiolo, o lo si mangia condito con olio forte e verde, o si deve pensare a qualcosa di nuovo. E cosi' ho fatto, con ottimi risultati.
Ingredienti (4 primi o 8 antipasti)
350 gr fagioli zolfini
4 spicchi aglio
4 cucchiaini di semi di coriandolo macinati al momento
1 cucchiaino di zenzero in polvere
1 fetta spessa di prosciutto crudo, o pancetta magra
50-100 gr di formaggio grana
4 panini di grano duro
Preparazione
Mettere i fagioli in abbondante acqua con gli spicchi di aglio sbucciati e lasciati interi. Far sobbollire per 2 ore e mezzo, anche 3. L'importante e' che l'acqua bolla appena. Dopo le prime due ore salare l'acqua senza timidezza.
Metre i fagioli cuociono tagliare i panini in tre-quattro pezzi, in modo da ottenere delle strisce belle larghe e farle abbronzare (non bruciare!) in forno.
Assaggiare e togliere gli zolfini dal fuoco quando sono morbidi. Passarli al minipimer con un po' di acqua di cottura, assieme al coriandolo macinato e allo zenzero. Frullare a oltranza, eventualmente aggiungendo un po' d'acqua di cottura. Il risultato dev'essere una crema fluida. Assaggiare e regolare di sale.
Tagliare il prosciutto a striscette e farle saltare in una padella antiaderente, senza olio. Tagliare il formaggio grana a cubetti o a schegge un po' spesse.
Prima di impiattare riscaldare bene la crema, io ho usato il microonde. Impiattare, guarnire con il prosciutto saltato e i cubetti di formaggio grana. Consumare ben caldo. Un vero conforto per le serate buie...
Accompagnare con il pane di grano duro tostato.
All'assaggio il buon sapore, tipico di questa varieta' di fagioli, viene arricchito da coriandolo a zenzero, che ne fanno un insieme delicato e saporito al tempo stesso.
Francamente parlando, avevo immaginato questi fagioli zolfini come un antipasto delicato, da servire in coppette di porcellana bianca, una cosa sciccosa, da fighetti. Vedere la foto sottostante...
Pero' poi, sorpresi dal gusto pieno dell'insieme, io e Anna Maria ci siamo riempiti lle scodelle e ce li siamo finiti, accompagnandoli con morsi di pane tostato. Non molto chic quest'ultimo particolare, ma ci stava cosi' bene...

Gustosissimi e delicati, ve li consiglio.
A presto :-)
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