29/04/09

Aspic di Passito di Pantelleria



















Preso da curiosita' per quel che avevo sperimentato ho fatto alcune ricerche in Internet e ho visto che molti preparano -e vendono a caro prezzo- Gelatine di vino, cioe' prodotti spalmabili tipo marmellata.
Ho trovato anche Budini e Bavaresi fatti col vino, ma contengono principalmente panna e uova e il vino e' solo un'aggiunta marginale. Insomma, niente di simile a quello che propongo qui.
Quello che ho preparato e' un vero e proprio Aspic, che non ha altri componenti aggiunti (e che percio' conserva tutto il sapore del vino utilizzato), e che deve essere consumato al cucchiaio. Non c'e' zucchero, salvo quello naturale contenuto nel vino.
In pratica e' una preparazione da servire fredda a fine pasto, ottima nel periodo estivo o dopo un pasto abbondante, e' alcoolica (e' fatta con vino liquoroso) e da offrire in fase di rilassamento post-prandiale, al posto del cosiddetto "vino da meditazione". C'e' chi mi ha detto "Questo non e' un dessert, e' una coccola".
Realizzarlo e' di una semplicita' imbarazzante, tanto che ero in dubbio se pubblicarlo. Bah!
Nella foto ho inclinato la coppetta per far vedere che l'interno e' ben solido e non un affare scivoloso, tipo blob.
I fiori di timo ce li ho messi solo per scena, per dare un po' di colore :)


Ingredienti per 6 pers.

400 cl. di Passito di Pantelleria. Al posto del Passito potete usare dello Sherry (secco, pero') o altro vino liquoroso.
6-9 fogli di colla di pesce


Preparazione

Mettere i fogli di colla di pesce a bagno in acqua fredda, facendo attenzione a non romperli (si frammentano e al momento di ripescarli non li trovate piu'). Metterne 6 per un aspic tenero, 9 per un aspic piu' consistente (scelta consigliata). Lasciare i fogli a bagno per 15 minuti.
Versare il Passito in una casseruola di 10-15 cm. Prendere poi i fogli, strizzarli bene e metterli nella casseruola.
Accendere un fuoco medio e mescolare continuamente, per evitare che si attacchi, per una decina di minuti. Fare molta attenzione che il Passito non bolla esageratamente: piu' bolle e piu' inacidisce. Bollire piano va bene, bollire forte proprio no. Eventualmente abbassare il fuoco, sempre continuando a mescolare.
Togliere dal fuoco e versare in coppette individuali, adatte ad essere portate in tavola. Mettere in frigo per almeno un'ora, meglio se per due.
Servire al posto del vino da meditazione, a fine pasto. Specie quando fa caldo, o dopo un pasto abbondante, sara' molto gradito.

NOTA 1 - Non ho ancora provato con l'agar-agar o con la pectina. Provero'. Ma non cambiera' il sapore?
NOTA 2 - Ebbene, si, per quanto abbia tentato non sono riuscito a staccare l'aspic dalle pareti delle coppette, per offrirlo magari su un piattino. Mi dicono che avrei dovuto immergere la coppetta in acqua calda. Potrebbe funzionare?
NOTA 3 - La prossima sperimentazione la faro' col Martini Bianco, potrebbe essere un'idea-novita' per un pranzo in piedi, un vernissage, o cose del genere. Ignoro cosa potrebbe venir fuori con i cocktails.

Al solito: fatemi sapere cosa ne hanno pensato le vostre cavie :)

28/04/09

Spaghettoni, Carote Croccanti, Timo e altri aromi





























E' primavera, il timo e' tornato a fiorire e le foglie appena spuntate sono cariche di aroma. E' percio' il momento giusto per proporre una ricetta che e' piaciuta molto a tutti quelli che l'hanno provata. Questa e' la classica preparazione vegetariana aromatica e molto saporita: non faccio nomi ma ho visto qualcuno del parentado ripulire il piatto con del pane...
E' anche, per quel che ne so, una ricetta nuova.
Nella foto i colori dei fiori di timo si vedono appena, le prossime volte aumentero' la dose. E magari decidermi a comprare una reflex e un paio di obiettivi.... Confido nel mio compleanno, in Ottobre.
Finito l'intermezzo pubblicitario, passiamo alla sostanza....

Ingredienti per 4 pers.

Spaghetti Voiello 104, o altro formato piu' grande
2 carotone, o 3 medie
2 spicchi aglio. In alternativa si puo’ utilizzare olio aromatizzato all’aglio
2 dita scarse di vino bianco
Timo fresco, una manciata di foglioline. Serve una mano grande :)
Fiori di timo per guarnire
Maggiorana fresca, un pizzico
4 aghi di Rosmarino
Mezzo peperoncino secco, no semi
10 cucchiai olio evo
Sale
Formaggio parmigiano grattugiato, forse


Preparazione

Con il coltello tagliare le carote a julienne grossolana, spessore 4-5 mm (ma non di piu’), lunghezza sui 6 cm. Tritare l’aglio molto finemente assieme agli aghi di rosmarino. In una casseruola grande abbastanza per saltarci la pasta mettere l'olio evo, le carote, un pezzetto piccolo di peperoncino, il trito di aglio e rosmarino e un terzo del timo. A fuoco medio far soffriggere il tutto per uno-due minuti, o finche' l'aglio non inizia a imbiondire. Allora versare subito il vino bianco e far evaporare. Quando il vino e’ evaporato -e tutti gli aromi hanno impregnato l'olio- spengere il fuoco.
Cuocere la pasta al dente e aggiungerla nella casseruola delle carote, dove avrete riacceso un fuoco medio. Aggiungere un pizzico di sale (grosso) e mescolare per un minuto.
Fuori dal fuoco aggiungere la maggiorana e i restanti due terzi del timo fresco, mescolando ancora per un attimo. Accomodare su un vassoio e spargere sopra i fiori di timo. Servire con parmigiano grattugiato a parte, per chi lo volesse. Le carote dovrebbero restare un po’ croccanti.

NOTA - Il sale aggiunto dopo la cottura: e’ un sistema usato da molti, sia per esaltare i sapori che per usare meno sale. Siccome gli spaghetti sono umidi ma non bagnati il sale si sciogliera’ solo in parte e si sentira’ di piu’ il “sapore” del sale. Se il sale non si scioglie completamente, come in questo caso, la decomposizione del cloruro di sodio avviene solo in parte e il sapore amaro del sodio si fa sentire molto meno. Questa e’ la ragione chimica, personalmente il sapore del sale “crudo” mi piace molto.


Proporre questo primo puo' essere un sistema per far mangiare piu' vegetali ai bambini. Se il risultato non e' troppo piccante i bambini mangiano questo primo come lupi affamati.
Secondo me, e altri che hanno mangiato questo piatto, i sapori e i profumi si fondono benissimo: dal dolce croccante della carota, al timo, al poco piccante, alla maggiorana. Con la pasta al dente e la carota croccante mangiare questo primo significa masticare con entusiasmo, col vantaggio aggiuntivo che la digestione viene anche facilitata.


Come forse saprete, io ho la fissa di creare nuove ricette. Anzi, partecipo al contest di Un tocco di Zenzero, nella sezione "Verdure Golose". L'indirizzo del contest e':
http://www.untoccodizenzero.it/index.php/collaborazioni/cookbook/inventa-la-r...

Al solito: quando l'avete provata fatemi sapere le reazioni dei commensali :)

24/04/09

Fegato e Patate --> Ancora questa e poi basta

















Prometto: ancora questa e poi basta

L'altra sera sono rientrato a casa e la moglie ancora latitava. Da una decina di giorni ha in ditta i certificatori di bilancio e rientra sempre tardi. Per di piu' quando arriva e' stanca e spallata (si puo' dire, si puo' dire), quindi cerco di aiutarla, facendole almeno trovare qualcosa di caldo e appetitoso.
Ora, se in frigo c'e materia prima, bene, qualcosa preparo. Ma se il frigo e' pieno di piccolissimi avanzi (succede anche a voi di non voler gettar via nulla, almeno finche' non diventano di un bel color verde muffa?), allora non c'e' molto che si possa fare. Se apro lo sportello del congelatore incappo nel fenomeno opposto: non c'e posto neanche per uno spillo, e anzi spesso e volentieri mi cade qualcosa sui piedi. Ora, io non ho niente contro i surgelati da portare a temperatura ambiente nel microonde, ma ho la fissa che lo scongelamento fatto cosi' cambi il sapore dei cibi. Saro' strano, ma sono fatto cosi'.
Allora ritorno al frigo e cerco se c'e' qualcosa che non sia un micro-avanzo e che si possa ragionevolmente cucinare. O cosi' o una pizza a domicilio. Cosa vedo? Due belle fette di fegato di vitello, scampate alla frenesia cucinatoria del periodo fegato. Io sono come quei pittori che hanno i periodi: il periodo blu, il periodo rosso, etc. Io ogni tanto ho il periodo fegato.
Come cucinarlo, proponendo qualcosa di nuovo? Ho provato a inventare, ed e' venuto fuori un piatto buonissimo, che ha avuto un unico difetto: mi ci ha fatto mangiare quasi mezzo chilo di pane.
E la moglie che ha detto dell'invenzione? Era talmente stanca che ha voluto mangiare solo un po' di insalata e del prosciutto cotto. Ha assaggiato una miniforchettata, ha detto "buono" e ha continuato con l'insalata. Indovinate: ho dovuto mangiare tutto io.
Ecco la ricetta dell'invenzione:

Ingredienti, per 2 pers.
2 fette di fegato di vitello, il piu' chiaro che trovate
2 patate gialle medie (6-8 cm)
8 foglie di alloro
Mezzo peperoncino secco, niente semi
Brodo vegetale
6 cucchiai di Olio evo

Preparazione
Sbucciare le patate e tagliarle a tocchetti di un paio di cm. Nella foto le avevo tagliate un po' troppo grandi, faro' meglio la prossima volta.
Lessarle nel brodo vegetale finche' sono quasi cotte, ma non del tutto. Se non avete pronto del brodo vegetale fate come me: mettete nell'acqua un dado. E' vero che sarebbe stato meglio se.. etc. ma se si seleziona il giusto dado il brodo risultante si puo' tranquillamente usare. Si dovranno fare alcuni tentativi con diverse marche di dado, scartando quelli troppo salati e quelli troppo aromatici, perche' cambierebbero a tradimento il sapore delle ricette.
Mentre le patate cuociono mettere in una teglia l'olio, il mezzo peperoncino sbriciolato e tutte le foglie di alloro, lasciandole intere per facilitarne poi l'eliminazione. Tagliare il fegato a quadrucci di 1-2 cm.

Cottura
Attendere che le patate siano cotte al punto giusto (cioe' un po' al dente), poi accendere sotto la teglia un fuoco medio. Aspettare un minuto o due in modo che l'aroma dell'alloro passi nell'olio, poi aggiungere il fegato a quadrucci e mescolare per 30 secondi, non di piu'. Aggiungere le patate e far loro prendere i sapori di alloro, fegato e quel poco di piccante che c'e'. Mescolare per 4-5 minuti, facendo attenzione a non frantumare i tocchetti di patate. Se sul momento vi sembrasse una preparazione troppo secca aggiungete un poco di brodo vegetale, che avrete prelevato in cottura delle patate. Assaggiare a aggiustare di sale, dipende da quanto salato era il brodo vegetale. Secondo me bisogna salare senza timidezza, ma fate voi.
Servire caldo, e moderarsi mangiando il pane.


Ecco qua. Non credevo, davvero, che con cosi' poco venisse fuori un piatto tanto gustoso.
Avro' inventato qualcosa di nuovo? Chissa'. Ma era cosi' gustoso...
Poi l'indomani, mentre guidavo per andare in ufficio, ho pensato se fosse stato il caso di aggiungere qualche erba aromatica, messa in cottura, oppure a crudo a preparazione finita, ma non mi sono dato risposta. Magari semi di finocchio? Banale. Cosa consigliereste, voi?

Pero' PRIMA provate questa ricetta cosi' come descritta, poi consigliatemi.

22/04/09

Rigatoni in crema di peperoni gialli e julienne di fegato dolce


















Questa preparazione e' un miglioramento di una mia precedente, grazie ad alcuni suggerimenti di Virginia/Spilucchino. La fotografia, al solito, non rende giustizia al risultato, e per di piu' questa foto in particolare e' relativa ad un pranzo nel quale non tutti i buoni suggerimenti erano stati applicati (era una pre-release!). Ma vedrete voi stessi le differenze mentre leggerete la ricetta.
Premetto che questa e' una preparazione del tipo "si-ama-o-si-odia", per via del fegato, ma devo anche dire che quasi tutti i commensali-cavie l'hanno non solo gradita, ma chiesto se ce n'era "ancora un pochino".
Che altro dire? Vi servira' una peperonata gia' pronta, oppure potreste tostare a forno le falde di peperoni, spellarle, tritarle e frullarle con aggiunta di brodo vegetale. Fate voi.
Comunque sia l'insieme dei vari sapori e il profumo del basilico fresco hanno avuto un successone.



INGREDIENTI per 4 pers.

Rigatoni, o altra pasta corta un po’ grossa
Una bella peperonata di peperoni gialli, gia’ pronta. Gialli perche’ il colore esalta il risultato finale.
Un bicchiere di brodo vegetale
400 gr. di fegato di vitello in fette, il piu' chiaro che trovate
Un peperoncino secco, no semi, solo il baccello
Una manciata di foglie di basilico, e anche piu'
Olio evo
Pecorino romano grattugiato


PREPARAZIONE

Serve una peperonata di peperoni gialli, cucinata con i peperoni piu’ dolci che si possono trovare. Frullare la peperonata, se era un po’ secca aggiungere del brodo vegetale in modo da ottenere una crema bella fluida. Occhio che vi servira' un mezzo litro abbondante di frullato.
Tagliare le fette di fegato a striscette larghe mezzo centimetro e lunghe max 3 cm. Mentre la pasta cuoce versare in una casseruola 6 cucchiai di olio evo e il peperoncino. Quando l’olio e’ caldo e si e’ insaporito del peperoncino farci saltare il fegato per non piu' di 30 secondi, poi versare la crema di peperoni e mescolare per un paio di minuti a fuoco medio. Assaggiare ed eventualmente salare.
Scolare la pasta al dente e versarla nella casseruola. Far insaporire l’insieme per un minuto a fuoco medio. Accomodare su un vassoio e spargerci sopra le foglie di basilico precedentemente spezzettate (A MANO!). Servire subito. A parte, del pecorino romano grattato, da aggiungere secondo il gusto di ognuno.


Procuratevi le vostre cavie e osservate le espressioni alla prima forchettata. Fatemi poi sapere, grazie.

21/04/09

Risotto con vegetali croccanti


















Questo e' un risotto che accontenta anche chi crede che le preparazioni vegetariane siano insipide (a Firenze direbbero: "e'un' sanno di nulla"). E' anche una preparazione che presenta 3 varianti di "vegetarianismo" (mi piace creare nuove parole), cosi' da accontentare tutti. Si puo' usare il riso integrale, oppure no. Si puo' usare la cipolla per il soffritto, oppure no. Si puo' usare brodo di carne, oppure brodo vegetale. Ovviamente il sapore finale sara' diverso nei tre casi, ad ognuno la sua scelta!
E' un risotto primaverile, specialmente per via delle zucchine che adesso si cominciano a trovare buone.
La particolarita' di questo risotto e' la cottura a fiamma molto viva, cosi' che i vegetali non si ammorbidiscano e restino croccanti e saporiti. Le cotture lente fanno in modo che tutti i sapori si mescolino, mentre in questo risotto si possono apprezzare tutti i diversi sapori. Ogni forchettata, a seconda di cosa si tira su, puo' avere sapori diversi.
E adesso, dopo tutta questa pubblicita', la ricetta....


INGREDIENTI - Per 4 persone
3 Zucchine non piccole
2 Carotone, o 3 carote medie
4 Patate gialle medie (di 6-8 cm) o 5 piu’ piccole
Mezza cipolla bianca, o una piccola. Anche niente (vedi Punto 1 nel testo)
Mezzo peperoncino secco, niente semi
Olio oliva, 6-8 cucchiai
Vino bianco, se possibile fruttato, mezzo bicchiere
Brodo di carne abbondante e bollente. Anche vegetale (vedi Punto 2 del testo)
200 gr riso (50 gr a persona sono sufficienti, ci sono gia’ molte verdure). Anche riso integrale, se lo si preferisce.
Parmigiano grattato

PREPARAZIONE INGREDIENTI
Zucchine – Tagliare via le due estremita’ e lasciare la buccia. Tagliarle per il lungo in quarti e poi ogni quarto ancora a meta’. Di ogni spicchio tagliare via la parte interna dei semi (e’ stopposa) in modo che cio’ che resta dello spicchio sia alto 1 cm circa. Tagliare lo spicchio in pezzi, lunghi piu' o meno un paio di cm..
Carote – Tagliare via le due estremita’. Tagliare le carote piu’ o meno a cubetti grandi circa 1,5 cm.
Patate – Sbucciarle e tagliarle a cubetti di circa 1,5 cm.
Mezza Cipolla – Affettarla a fette sottilissime.

COTTURA
Nota 1 - Per quelli a cui la cipolla NON da' fastidio: Versare in una grande casseruola (30 cm) 6 cucchiai o piu’ di olio, il mezzo peperoncino e la cipolla affettata sottilissimamente. Far soffriggere la cipolla a fuoco medio per un minuto. Alzare il fuoco al massimo e versare un quarto di bicchiere di vino bianco. Far ritirare il vino quasi del tutto. Invece, per quelli a cui la cipolla NON PIACE: Versare in una grande casseruola (30 cm) 6 cucchiai o piu’ di olio e il mezzo peperoncino. Far scaldare per un minuto. Fine nota 1.
Versare tutte le verdure e mescolarle a fuoco vivo per un massimo di 2 minuti. Versare il riso e fargli prendere calore finche’ i chicchi diventano semitrasparenti. Dopo la tostatura versare il vino bianco e farlo evaporare mescolando. Non salare.
Finora il fuoco e’ stato al massimo, ora abbassarlo di poco e versare un mestolo di brodo bollente. Mescolare da sotto in su, in modo che tutto l'insieme senta il calore del fuoco.
Nota 2 - Con il brodo di carne il risultato finale e' molto piu' saporito. Per chi non vuole usare il brodo di carne si puo' usare quello vegetale. Fine nota 2.
Mescolare poco (ogni 3 minuti circa) e aspettare che il brodo sia evaporato. Proseguire aggiungendo mestoli di brodo, fino all’evaporazione, e continuando a mescolare ogni 3 minuti circa.
Dopo i primi due mestoli assaggiare ogni volta il riso (SI, assaggiare durante la cottura e' indispensabile), per verificare grado di cottura e salatura. Finora non si e’ aggiunto sale perche’ il brodo puo’ essere piu’ o meno salato. Poco prima che il riso sia cotto, quando si sta per aggiungere l’ultima mestolata, quello e’ il momento di aggiustare di sale. Usare sale GROSSO. In genere il sale va aggiunto il piu’ tardi possibile, perche’ estrae i liquidi (contenenti il sapore), che poi il calore della cottura fa subito evaporare.
Quando l’ultimo mestolo di brodo si e’ QUASI ritirato aggiungere un 2-3 cucchiai da cucina di parmigiano grattato. Mescolare velocemente e togliere dal fuoco. Siccome questo risotto si rapprende rapidamente (per via dell’amido aggiuntivo rilasciato dalle patate) e’ opportuno toglierlo dal fuoco un po’ piu’ fluido di quel che si penserebbe. Servire con parmigiano (e macinapepe?) a parte, che ognuno potra' aggiungere a seconda dei gusti.
Il fuoco quasi al massimo ha reso la cottura molto veloce, il che ha fatto in modo che i vegetali non si siano ammorbiditi e siano rimasti croccanti. Il tutto risultera' in un misto di vegetali saporiti e quasi croccanti e di cremoso risotto.

Per favore: fatemi poi sapere i pareri di chi lo ha mangiato, migliorare e' sempre possibile.

17/04/09

Tagliatelle di Kamut, Fegato dolce, Rosmarino e Cacao





Oggi una ricetta semplice e di effetto, oltre che senza glutine, senza aglio, senza cipolla, e praticamente senza soffritto. Certo, c'e' il fegato, che a prima vista puo' sembrare pesante, ma vedrete che non lo e'!
Premetto che e' una di quelle preparazioni del tipo "si-ama-o-si-odia" (dipende dalla presenza del fegato), ma devo anche riportare che ho trovato piu' gente che l'ha amata di quella che non. Se leggendo gli ingredienti vi immaginate un sapore, ecco vi sbagliate. Dovete provare.
E poi, cambiamo ogni tanto! Dopo tanti dolcetti, tante quiches, tante preparazioni da prendere con due ditine e portarle alla boccuccia, sara' anche ora di dare qualcosa di sostanza ai vostri ometti...
OK, OK, basta polemiche, veniamo alla ricetta.

Ingredienti, per persona:

100 gr. di tagliatelle di kamut (va benissimo anche pasta tradizionale, dipende dal glutine o dai gusti)
100 gr. di fegato di vitello, il piu' chiaro che trovate. E non piu' vecchio di un giorno, e' delicatissimo.
Un po' (poco!) di peperoncino, dipende dai gusti
Aghi di ramerino fresco, e qualche fiore, se l'avete.
Polvere di cacao
Olio evo


Realizzazione

Mentre la pasta cuoce tritate a coltello il fegato. Nella foto (non un granche', lo ammetto) il fegato appare tritato troppo grosso, voi tritatelo piu' piccolo. Tritate anche gli aghi di ramerino, i fiori teneteli da parte per la decorazione finale. Mettete olio evo abbondante l'opzionale peperoncino (poco!) e gli aghi di ramerino a fuoco medio per qualche minuto, in modo che gli oli essenziali del ramerino e i profumi passino nell'olio. Quindi aggiungete il fegato e giratelo continuamente, finche' non cambia colore, secondo me al massimo per 30-45 secondi. Il fegato deve restare morbido. A Firenze i vecchi dicevano "baccala' fegato e ova, piu' che coce e piu' che assoda". Spengere il fuoco sotto il fegato, aspettando la cottura della pasta. Salare adesso, e senza timidezza. Quando la pasta e' cotta scolarla lasciandola ben umida, metterla nella casseruola del fegato e riaccendere il fuoco, mescolando, per un paio di minuti. Mettere il tutto in un piatto da portata e spolverare con la polvere di cacao, aggiungendo i fiori di rosmarino, se li avete.
Nella foto forse noterete che non e' stato usato il cacao, ma del cioccolato amaro tritato: voi NON fate cosi', il cioccolato si scioglie, usate il cacao, e' mille volte meglio.
Il mix dell'aroma di ramerino, del delicato dolce del fegato e dell'amarognolo del cacao risultano in un sapore insieme sostanzioso e raffinato.

Provate, provate! Poi ditemi se l'hanno gradito!

14/04/09

Come sistemare un Carotone Pallido --> Daikon




E cosi' anche Pasqua e Pasquetta sono passate, tra parenti, che anziche' andare in gita altrove sono venuti in gita al nostro desco! Desco: bello, come mi e' venuto? Boh. Tra pranzi un po' pesanti, dopopranzi sonnolenti e pieni di chiacchere. Comunque sia, abbiamo condito tutti con piatti a quasi-zero-grassi, per via della mia dieta "blandisci-fegato", e sono piaciuti: problema avanzi quasi completamente risolto. E brave gole profonde!
Veniamo alla cucina. Era da qualche giorno che aprendo il frigo mi ritrovavo davanti un carotone pallido, lui stesso non sapeva a che titolo fosse li' dentro: per essere mangiato, o cosa? Il Daikon e' sostanzialmente un ravanellone, anche un po' scipito. Viene molto usato nella cucina giapponese e orientale in genere, crudo in insalata, in accompagnamento al sashimi, marinato in aceto, grattugiato, e anche cotto, di solito nelle zuppe di miso. Si, ma qui da noi? Come usarlo nelle nostre ricette occidentali? In pinzimonio? In un risotto? Banale. Allora ho fatto delle prove e, tra le varie schifezzine risultanti, e' venuto fuori qualcosa di originale. Almeno lo spero, in cucina e' quasi impossibile inventare qualcosa che altri non abbiano gia' inventato.
Titolo: Daikon caramellato all'agro. Forza, andiamo: sbucciare il carotone pallido e tagliarlo a dadini di circa un centimetro (non di piu', altrimenti dentro non cuoce). In una padella mettere dello zucchero, di peso piu' o meno uguale a quello del daikon, un quarto del peso del daikon in acqua e altrettanto in aceto bianco. Piu' un bel pizzico di sale. Come aceto avrei voluto usare quello di mele, ma non l'avevo. A fuoco medio far caramellare in biondo il daikon, ossia farlo solo imbiondire. Ehi, non vogliamo mica fare il croccante! Quando fatto trasferirlo subito in un piatto e vaporizzarlo con abbondante aceto. Meglio usare il vaporizzatore e non il ditone, il risultato e' migliore.
OK, e ora? Noi lo abbiamo mangiato cosi' com'era venuto, insieme a del buon pane integrale. Mix dei sapori veramente intrigante!
Avete altre idee? Saranno le benvenute!

08/04/09

Farfalle in crema di peperoni gialli






Non e' detto che la cucina veloce non produca buoni risultati. Certo, questo piatto richiede che abbiate una bella peperonata pronta, e se non l'avete lasciate perdere. Ma se l'avete, e magari ne avete cucinata un po' di piu' per conservarla in frigo, ecco che in pochi minuti potete servire una pasta molto appetitosa.
Eccovi la ricetta...

Farfalle in crema di peperoni gialli

INGREDIENTI per 4 pers.

Farfalle, o altra pasta corta un po’ grossa
Una bella peperonata di peperoni gialli, gia’ pronta. Gialli perche’ il colore esalta il risultato finale.
Un bicchiere di brodo vegetale
Una manciata di capperi sotto sale
poco Peperoncino secco, no semi, solo il baccello
Olio oliva
Form. parmigiano grattugiato


PREPARAZIONE

Serve una peperonata di peperoni gialli, cucinata con i peperoni piu’ dolci che si possono trovare. Lavare bene i capperi. Frullare la peperonata, se era un po’ secca aggiungere del brodo vegetale in modo da ottenere una crema bella fluida. Mentre la pasta cuoce versare in una casseruola 4-6 cucchiai di olio evo e il peperoncino. Quando l’olio e’ caldo e si e’ insaporito del peperoncino versare la crema di peperoni e mescolare per un paio di minuti a fuoco medio. Assaggiare ed eventualmente salare. Scolare la pasta al dente e versarla nella casseruola. Aggiungere i capperi e far insaporire l’insieme per un minuto a fuoco medio. Servire subito. Secondo alcuni andrebbe aggiunto del parmigiano grattato, secondo altri no. Fate voi.


Sappiatemi dire se vi e' piaciuta. A casa mia viene spazzolata con entusiasmo.

Domanda: se i capperi non piacciono, cosa si puo' mettere al loro posto? Magari qualche erba aromatica?

Carabaccia Contadina
















Avete presente quando un collega di lavoro e' in trasferta nella vostra citta' e a meta' pomeriggio vi chiede di indicargli un ristorante vegetariano? Il collega vi ha gia' fatto dei favori, non potete spedirlo via con un indirizzo. Ecco che dovete (si, dovete proprio) dirgli "Ma no, naturalmente sei a cena da noi. Ci mancherebbe, etc. etc.". E intanto incrociate le dita dietro la schiena, pensando alle reazioni della moglie, che rientra anche lei dal lavoro e che non avra' niente di adatto nel frigo. Quando il collega va in albergo a sistemarsi e a prepararsi per la cena voi telefonate alla moglie e vi precipitate a casa cercando di ricordare cosa c'e' nel frigo. Che gli possiamo far mangiare? Pensa, pensa, PENSA!! Aprite il frigo e vedete la minestra di verdura di ieri sera, che era anche buona, e tirate un sospirone di sollievo. Ecco, quello ero io qualche tempo fa.
Il cervello da presunto chef mi entra in funzione e all'ospite viene ammanita la carabaccia toscana, "Piatto rinascimentale di origine contadina, rivisitato per adeguarlo ai nostri attuali gusti". Un successo. Fiuuu! E la moglie, dopo che l'ospite se ne era andato? Non ha infierito.
La carabaccia e' nata chissa' dove e chissa' quando, ma ha avuto un grande sviluppo nel rinascimento toscano. Seguendo il gusto dei tempi comprendeva anche ingredienti agrodolci, come zucchero, aceto, mandorle e cannella. Spesso era il pasto serale dei contadini, che aggiungevano anche un uovo a crudo. Comunque e' riportato che anche Leonardo da Vinci, vegetariano, ne fosse ghiotto.
Nel seguito la ricetta, adattata ai gusti dell'oggi. Tempo di esecuzione: 20 min al massimo

CARABACCIA CONTADINA

Ingredienti - Per 4 persone

8-12 mestoli di minestra di verdura densa, con le verdure a piccoli pezzi
8 mezze fette di pane, meglio se toscano (non salato)
Formaggio pecorino non troppo fresco
2 Spicchi di aglio (facoltativo). In alternativa si puo' utilizzare dell'olio aromatizzato all'aglio.
Olio oliva extrav.

Preparazione

Abbrustolire il pane. Deve risultare croccante e di colore marrone, non carbonizzato. Strofinare leggermente i due lati con l’aglio o ungerli con l'olio aromatizzato. Se il sapore dell’aglio non fosse gradito se ne puo’ fare tranquillamente a meno, nel qual caso sarebbe consigliabile utilizzare del pane non toscano.
Disporre in ogni piatto 2 mezze fette del pane abbrustolito ed eventualmente agliato. Coprire il pane con abbondanti fettine (scaglie) di pecorino, spessore max 2 mm.

Assemblaggio

Versare in ogni piatto due mestoli di minestra di verdura molto calda. Ricoprire con 4-6 scaglie di pecorino, spessore max 2 mm. Un giro di olio evo versato a filo sottile, servire subito. Il pecorino deve risultare morbido, non fuso del tutto.

Si, lo so, alla fine era minestra riscaldata, ma vi assicuro che l'insieme dei sapori era de-li-zio-so.
Provatela, e fatemi sapere.

03/04/09

MI PRESENTO ..

Nel mondo reale -della professione- sono definito come: " Corrado T. e' uno stagionato, energico, entusiasta Top Manager, che nel corso della sua carriera ha accumulato un notevole bagaglio esperienzale, diversificato e multidisciplinare. Negli ultimi 17 anni e' stato Amministratore Delegato o Presidente di diverse società hi-tech, leader italiane di settore. Attualmente e' senior consultant presso EnginSoft, leader italiana nel CAE e grande propositrice di innovazione nel processo progettuale (www.enginsoft.it) ".
Questo nella professione. Qui, in questo mondo virtuale, parlo invece della mia passione: la cucina, passione a cui non posso dedicare il tempo che vorrei. Anzi, se non mi trovate spesso a postare significa che ho avuto altri impegni.
La passione e' nata per caso qualche anno fa quando ho iniziato a cucinare per sfizio e, sorpresa, non solo mi piaceva, ma i risultati erano anche molto buoni. Il rovescio della medaglia e' che adesso quando devo andare al ristorante trovo sempre qualcosa che io avrei fatto in modo diverso...
E la moglie, dopo i primi momenti di scetticismo, adesso e' ben contenta se cucino io.
Sono stato anche definito "un dilettante con talento", ma in realta' mi considero un pasticcione (la moglie concorda senz'altro, visto lo stato della cucina quando ho finito di cucinare...).
Vi diro' che piuttosto che cucinare i classici preferisco tentare di inventare nuove ricette (mica facile...), e di questo parlero' nel blog.
Il mio indirizzo e-mail e' corrado.tumminelli[Chiocciola]gmail[Punto]com
Che altro dire? Siate i benvenuti :)

SONO APPENA ARRIVATO....

OK, ho appena aperto questo blog e sto ancora organizzandomi....
Della serie: per ora non ci capisco un granche'. Quando andra' un po' meglio dovrei postare un paio di ricette a settimana.
Per adesso ringrazio Alex che gia' mi tiene sotto controllo :))) ma dovrete avere tutti un po' di pazienza.