23/02/14

Biscotti 7-Up

















Trovando per caso in Google questi biscotti americani ho voluto rinfrescarmi la memoria e, perche' no, provare a farli qui da noi.
Avvertenza: e' in arrivo un pippone con le mie considerazioni sulla cucina USA.
Chi mi conosce sa che non amo particolarmente la cucina USA, parlo di quella casalinga, non foss'altro perche' da quelle parti non cucinano come intendiamo noi, ma appena possono  assemblano diversi preconfezionati e riscaldano poi il tutto. 
Se mai vi invitassero a cena aspettatevi che vi portino all'avvelenatoio per eccellenza, ossia al regno degli hamburger.  Il festival dei grassi, tra carne e formaggi vari, con aggiunto bacon fritto, o anelli di cipolle fritte.  E mentre gli hamburger sono sulla piastra vengono anche innaffiati con burro fuso.
O forse vi porteranno al ristorante, o quello che passa in USA per ristorante.  Ma se ci andate almeno chiedete una bistecca, perche' quella e' davvero buona.  Oppure, infine, puo' darsi che ordinino qualcosa per telefono, di solito cinese o thailandese, e se e' cosi' e' il minore dei mali.  Ma dite di no, decisamente, alla loro "pizza".  Sempre fredda, collosa e quasi impossibile da digerire.
Insomma tutto per dire che gli americani non amano cucinare.
E se qualcosa fanno deve essere di veloce realizzazione.  In quasi tutti i ricettari USA la prima cosa che viene citata e' il tempo di preparazione: "pronti in 5 minuti", "semplice e veloce", etc.   Un'eccezione puo' essere la colazione appena alzati, quando ancora in pigiama si fanno delle uova strapazzate accompagnate da bacon arrostito e succo di arancia gelato, o latte, anch'esso rigorosamente gelato.  Mi stupisce sempre vederli trangugiare liquidi gelati insieme a del cibo caldo: ma che stomaci hanno? 
Devo pero' dire che hanno trovato il modo di non cucinare nemmeno uova e bacon, perche' nei supermercati si trovano, gia' cotti, imbustati in plastica trasparente e surgelati, dei mix uova-bacon solo da schiaffare nel microonde.   Il prossimo passo sara' dai precotti ai predigeriti, cosi' che risparmieranno anche sul tempo della digestione....
Una volta con un'amica americana stavo parlando del cucinare e dell'attenzione e del tempo richiesti, almeno se si vuol produrre un pasto degno di questo nome e mangiarlo poi con gusto.  Bene, lei (forse in difficolta') chiuse la discussione dicendo "Oh, dear, io non mangio, mi nutro".
Ma noi italiani non dobbiamo meravigliarci o deplorare gli americani piu' di tanto perche' anche qui ci stiamo avviando su quella strada.  Fateci caso, quando  passate nei reparti di surgelati dei supermercati: sempre meno ingredienti primari (gamberi, pesci e simili) e sempre piu' cibi precotti, solo da scaldare, "pronti in poco tempo". 
Dite di no?  Guardate che gia' succede da anni.  Pensate solo ai bastoncini di pesce o alle pizze pronte.  Alzi la mano chi non ne ha mai approfittato.
A volte penso che, se la tendenza e' questa, la nostra passione di foodblogger sara' in futuro considerata un'originalita', una stranezza o una roba da fissati, se non proprio una perversione.
Fine del pippone, torniamo in tema di biscotti al Seven-Up.

Questi cosiddetti biscotti sono impastati con farina, lievito per salati, panna acida e 7-Up.  Si, la "Seven-Up", che e' quella bibita gassata al gusto piu' o meno di limone. La sua concorrente e' la Sprite. 
Secondo il dogma USA sull'uso di preconfezionati, e per evitare di star li' a mescolare farina e lievito, loro preferiscono l'uso del Bisquick, un insieme miscelato e gia' pronto, completo di accelerante e grassi idrogenati.  Se conoscete l'inglese guardate Wikipedia, QUI 
Se poi vi interessa vedere delle ricette americane che usano il Bisquick guardate QUI  e cliccate sulla scritta "See All Recipes" della categoria che avete scelto.  Ci sono letteralmente centinaia di ricette, alcune davvero orride.

Cosa resta da fare alla massaia americana per ottenere questi biscotti?   Amalgamare velocemente bibita, panna acida e Bisquick, travasare l'insieme su un piano, guardandosi bene dall'impastarlo e stenderlo col mattarello (mattarello? cos'e'?). 
Poi imburrare molto una teglia, dividere l'insieme in porzioni e infornare fino a doratura.
OK, voi che leggete: smettete di avere quella faccia schifata, il risultato non e' poi male.
Questi cosiddetti biscotti non sono ne' dolci ne' salati e sono percio' adatti per accompagnare un aperitivo.

Io li ho fatti per curiosita', ma se devo rifarli adattero' la ricetta originale alle nostre usanze cuciniere.  Poco ma sicuro.

Ingredienti
(dosi ottenute convertendo la loro maledetta unita' di misura "cup")
300 ml di 7-Up, o Sprite, a temperatura ambiente
120 ml di panna acida, fatta anche da voi, vedi sotto
470 gr di farina 00
80 gr di burro fuso

Preparazione
Prima di tutto la panna acida: per la dose che serve in questa ricetta possiamo autoprodurla unendo 60 ml di panna fresca (quindi NON pastorizzata), 60 ml di yoghurt magro, 3 cucchiaini di succo di limone e un pizzichino di sale e mescolando bene.  L'insieme, grazie alla flora batterica contenuta nello yoghurt e nella panna (ecco perche' questa non deve essere pastorizzata), iniziera' a cagliare subito, ma si dovranno attendere almeno due ore prima di usarla.  La si puo' anche mettere in frigo per utilizzarla l'indomani.  E la si puo' anche comprare, si trova nei supermercati piu' forniti, magari etichettata col nome francese della panna acida: crème fraiche.
Portare il forno a 200-220 gradi.  Sciogliere il burro e tenerlo da parte.   Setacciare la farina e mescolarla col lievito.  Incorporare la panna acida e mescolare bene.  Quando l'insieme e' omogeneo aggiungere la 7-Up tutta insieme e mescolare bene.  Non usare un'impastatrice, altrimenti tutto il gas della 7-Up evaporera' in fretta, mentre deve restare nell'impasto e aiutare a gonfiarlo in cottura.
La 7-Up e' un altro trucco all'americana, serve a far gonfiare bene in cottura il preparato.  Da questo punto di vista qualunque bevanda gassata puo' produrre lo stesso effetto.  Nessuna novita', peraltro: noi aggiungiamo acqua gassata, o anche birra, alle pastelle per friggere....  E' l'anidride carbonica che al calore della cottura si dilata e favorisce la crescita.  Crescita di volume, si badi, non lievitazione.
Il risultato dell'impasto a vederlo non e' incoraggiante, ma lasciarlo a lievitare almeno mezz'ora.
Versarlo poi su un piano e abbassarlo con colpetti delle mani fino a uno spessore di circa 3 cm.  Gli americani dicono che bisogna fargli "pat-pat".  Occhio, si appiccica alle mani.
Versare il burro fuso nella teglia e spanderlo bene.  Il burro  servira' come base grassa per trasmettere meglio il calore alla parte sottostante dei biscotti e non farli attaccare. Basta solo non esagerare con la quantita'.
Dividere l'impasto in quadrotti di 4-5 cm col coltello o con un coppapasta, anche tondo se vi va.   Mettere i biscotti nella teglia unta, lasciando un po' di spazio tra l'uno e l'altro ad evitare che si attacchino.
Infornare e far dorare bene.   Consumare freddi.
Come vengono? In america alti e sofficissimi, qui da noi invece non cosi' alti e non cosi' soffici.  E' perche' nel famoso Bisquick c'e' una forte dose di accelerante.



















La prima volta che li cucinerete servira' per farvi un'idea del risultato e decidere se apportare qualche modifica alle dosi, per adattare il risultato ai vostri gusti.   Fate pero' la prima prova attenendovi strettamente a quello che vi ho scritto.
Dopo la prima prova deciderete se la volta successiva dovrete aggiungere all'impasto del sale, o se magari vi piacciono piu' dolci, nel qual caso aggiungerete un po' di zucchero sciolto in acqua.  O magari potreste decidere di aggiungere all'impasto qualche erba aromatica, come rosmarino tritato, o timo, oppure maggiorana, tanto per dare un sapore piu' mediterraneo.  O anche zenzero, per fornire un po' di piccantezza.  Insomma: partendo da questa ricetta base di biscotti al 7-Up anche noi foodblogger possiamo metterci del nostro e migliorare il risultato.  

Vi ho incuriosito?  Dateci dentro.

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