29/01/12

Tagliatelle quasi rinascimentali (non fegatofili astenersi)

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Mi hanno definito "un creativo senza regole".  E' vero, sia perche' mi piace "inventare" nuove ricette, sia perche' cucino e pubblico quello che voglio e quando mi pare.  Per un foodblogger non e' una gran strategia, dovrei pubblicare panettoni a Dicembre, risotti in inverno, insalate di pasta e semifreddi in estate, e via cosi'.  Dovrei anche commentare su piu' blog possibili e rispondere subitissimo ai commenti che arrivano sul mio.  Dovrei magari avere qualche sponsorizzazione, in modo da avere qualche regaluccio e come contropartita pubblicare post piu' o meno "comandati".  Per carita', ognuno e' libero di fare come crede, e' solo che io faccio cosi'.
Per me niente sponsorizzazioni, commento se ne ho voglia, rispondo poco o niente, pubblico insalate di angurie a Novembre e piatti bollenti in Agosto.    Insomma, sono un po' insofferente.  O forse pigro.  Gia', forse.   Comunque sia, quando ho quella che dentro di me chiamo ispirazione parto in tromba e cucino, esperimento, e -se riesco bene- pubblico.  
Prendiamo questa ricetta: la cosiddetta ispirazione mi e' venuta vedendo la sfida MTC di questo mese, le tagliatelle.  A proposito: perche' il sottoscritto non partecipa all'MTC?  Perche' cosa cucinare lo devo scegliere io.  E anche, lo ammetto, per timore di non essere all'altezza.  Comunque devo ringraziarli, dato che vedere in rete tutte quelle ricette mi ha fatto venire voglia di fare delle tagliatelle.  Ma qualcosa che non si vede spesso: un piatto piu' vicino possibile a quello che avrebbero fatto nel Rinascimento.  Ed e' venuto buonissimo.  Peccato che guardando la foto non ve ne possiate fare un'idea, ma se lo provate sarete certamente d'accordo sulla bonta'.
Le tagliatellone le ho comprate gia' fatte, scelte belle ruvide. Il condimento e' a base di frattaglie di pollo, fegatini e cuori. Vengono poi aggiunte spezie che erano comuni nel Rinascimento.  Certamente a quei tempi un piatto cosi' lo mangiavano la Domenica, o in qualche occasione speciale.


Ingredienti per 2 persone
200 gr tagliatelle, o anche pappardelle
120 gr fegatini e cuori di pollo, pesati puliti
100 gr cipolla dolce tipo Tropea
3/4 di tazza di brodo di pollo
1 cucchiaio di semi di cumino macinati
1/2 cucchiaino di cannella in polvere
un sospetto di peperoncino
1-2 cucchiai di aceto di mele
1/2 bicchiere di vino bianco, no tavernello
5 cucchiai di olio e.v.o.

Note sugli ingredienti
Tutti gli ingredienti sarebbero stati facilmente reperibili in una famiglia contadina del Rinascimento, o in una famiglia che avesse ammazzato un pollo.
Tutti, a parte forse il mezzo bicchiere di vino bianco.  Ma non e' detto, perche' i contadini un po' di vino se lo facevano, usando le viti che facevano da confine ai vari appezzamenti. Non era, assolutamente, un vino come lo intendiamo oggi, era di pochi gradi e molto agro, piuttosto simile a un aceto annacquato. Percio' in questa ricetta, per avvicinarsi ai sapori originali, si e' aggiunto un poco di aceto.
Prima che arrivassero i frigoriferi era normale che nelle famiglie si usassero molte spezie, lo scopo era mascherare gli odori dei cibi conservati. La cannella non era proprio comunissima, ma era molto ricercata per il suo aroma, il cumino invece cresce spontaneamente nei campi incolti e nelle bordure. Il cumino e' sostanzialmente un'erbaccia infestante, ma secoli fa non si buttava via niente.
E' secondo questo concetto che le frattaglie erano utilizzate in cucina, in questa ricetta sono fegatini e cuori di pollo. Come per il maiale anche del pollo si utilizzava di tutto, dalle frattaglie, ai colli (che venivano imbottiti, cucinati e affettati), a creste e bargigli, che -finanziera a parte- erano basilari nelle fricassee.  Addirittura alle zampe, che, abbrustolite alla fiamma e sbucciate, venivano usate per dar sapore al brodo. Qui il brodo dovrebbe essere di pollo, ma andra' bene anche brodo di altro tipo.
Infine: siccome frullatori e mixer non esistevano tutto veniva tritato a coltello. Ecco perche' nella foto si vedono dei cubettini di carne, le cosiddette "cicche".   Che quando capitano in bocca danno un ulteriore spunto di sapore.

Preparazione.
L'ideale sarebbe usare una pentola di coccio, ma va bene anche una normale casseruola dal fondo spesso. Pulire fegatini e cuori, togliendo via il grasso e la vescichetta col fiele. Sciacquare bene e tagliare a coltello a pezzi di meno di un cm.  Ma non tritarli troppo, altrimenti in cottura induriscono eccessivamente.  Il fegato deve essere cucinato velocemente, vale il detto toscano "baccala', fegato e ova: piu' che coce e piu' che assoda".
Scaldare il brodo e tenerlo in caldo. Macinare i semi di cumino fino ad averne un cucchiaio da cucina colmo. Tritare la cipolla piu' fine possibile e farla soffriggere bene in olio con il sospetto di peperoncino.  Quando il soffritto e' imbiondito aggiungere il vino bianco e farlo evaporare quasi del tutto. Quindi versare il trito di cuori e fegatini e far andare un minuto, mescolando.
Salare senza timidezza, versare l'aceto e continuare per un altro minuto.  L'aceto togliera' l'eccessiva fegatosita', rendendo questo piatto gradevole anche a quelli ai quali il fegato non piace troppo.
Aggiungere il cumino macinato e mescolare bene. Sentirete che profumo....
Versare il brodo e far andare, mescolando ogni tanto, finche' il liquido non sia ridotto della meta'.  Assaggiare e regolare di sale. Tenere in caldo.
Cuocere le tagliatellone ben al dente, scolarle, passarle nella casseruola del condimento, spolverare con la cannella e saltare il tutto per un paio di minuti.
Servire subito.  Il formaggio non ci starebbe, ma se formaggio ha da essere consiglierei del pecorino vecchio, o del pecorino romano.
Come d'abitudine questa preparazione e' stata fatta assaggiare anche ai nostri amici assaggiatori condominiali, che hanno espresso parere moooolto favorevole.  Della serie: le lodi ingrassano il cuoco.






















All'assaggio il sapore di fegato si sente, ma non e' prevalente, mentre l'aroma del cumino da' leggerezza e sapore. Il brodo ha arrotondato l'insieme, e la cannella da' ulteriore profumo e una punta di dolcino, appena una punta.
E le "cicchettine" sono piacevoli da sentirsi e masticare.  Insomma, il risultato e' saporito e delicato insieme.
Piatto da giorno di festa, consiglio proprio di provarlo.
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12 commenti:

  1. Proprio perchè sei un creativo senza regole ti seguo con piacere, perchè sono d'accordo per la maggior parte con te per le tue non regole :-)
    Il fegato mi piace ma con la pasta non ho mai provato :-)

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  2. Beh...credo che la dote di un foodblogger stia nella bontà di quello che prepara indipendentemente dai commenti o dalle stagioni :-P tu sei un artista in cucina ed il bello degli artisti è che sono spesso fuori dai soliti schemi! Una delizia, una squisitezza, come sempre !

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  3. Corrado...ascolterò il tuo consiglio... di provare, visto che il fegato qualche volta mi piace ed anche tutti gli ingredienti da te assiemati. Bravo, anche per la foto.
    Buona domenica.

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  4. @Stella: grazie :) I fegatini vanno benissimo d'accordo con la pasta, specie con quella all'uovo.

    @Deborah: saro' anche fuori dagli schemi, ma come mi piace mangiar bene...

    @Virginia: Dai, prova, e sappimi dire :) Per la foto ho trovato un punto della casa dove entra tanta luce esterna, il trucco e' tutto li'. Il rovescio della medaglia e' che nei giorni bui non fotografo proprio. CIAO

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  5. non potrei essere più d'accordo con te: il blog è mio e me lo gestisco io! :)))
    però al contrario di te mi diverte moltissimo partecipare ai contest e non mi interessa vincere.
    e soprattutto mi diverte l'mtc, che non è un contest ma un "vortice delirante", come è stato più volte definito. e come puoi pensare anche solo per un secondo che queste tagliatelle sublimi non sarebbero state all'altezza?!??
    corrado, sei un grande!

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  6. @Cristina: se ho "l'ispirazione" partecipare a qualche contest ogni tanto diverte anche me, l'MTC mi obbligherebbe a farlo TUTTI I MESI :(
    Grazie per le tagliatelle, sei troppo buona :)

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  7. LE VOGLIO!!!! STUPENDE, adoro le frattaglie, lo sai vero? da poco ho riscoperto il cumino, te le copio sicuramente :-))
    cris

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    1. @Cris: l'ho anche scritto nel titolo: "Non fegatofili astenersi" :)))))
      Quando le provi fammi sapere com'e' andata
      CIAO

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  8. condivido la tua determinazione e la tua convinzione...ritengo che se un blog è interessante lo è punto e basta....e pure io faccio fatica a rispondere a troppe regole...questa tua ricetta antica mi ha molto colpito... e ora, non per essere contraria a quanto hai scritto, vorrei chiederti di porre attenzione a questo contest, ma solo perchè divulgarlo e conoscerlo aiuta gli animali!
    grazie
    http://galline2ndlife.blogspot.com/2012/01/contest-bau-miao.html

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  9. @Lo: visto, visto, ci stavo pensando :)

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  10. Ma che bel blog che ho trovato.... Complimenti per le ricette, sono molto invitanti.
    Mi sono aggiunta ai tuoi lettori fissi di google friends, cosi non ti perdo più di vista.
    Se ti va, passa a trovarmi, sei la benvenuta.
    LaMagicaZucca

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  11. Io sono fegatofila, perché mi piace e perché fa bene soprattutto per chi come me soffre di carenza di ferro!
    E in ogni caso, se anche non lo fossi, per queste tue meravigliose tagliatelle farei molto volentieri un'eccezione... anche due! Complimenti e grazie per l'idea sfiziosa!

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