02/11/09

Vellutata di cavolo nero - Zero grassi


























Il tempo del cavolo nero si avvicina... Non quello del supermercato, quello si trova tutto l'anno, ma quello che si raccoglie dopo la prima notte che lascia i campi con la brina.
Qui da noi ancora niente brina e questo cavolo nero viene dal supermercato, pero' la ricetta quella e'.
Che poi proprio nero non e', ma di un bel verde scuro, come si vede in fotografia.
Non vi dico che coccola e' stata il mangiarla caldissima, soffiandoci anche un po' sopra.

Ingredienti per 2 persone
7-10 foglie di cavolo nero (dipende dalle dimensioni)
2 patate piccole
1 spicchio di aglio
1-2 litri di brodo di verdura
Sale, Pepe
Anellini o altra pasta non troppo grossa
Eventuali aggiunte, vedere sotto

Preparazione
Sbucciare le patate e tagliarle a dadini di un paio di cm. Separare il gambo dal resto della foglia (gia': come si chiama la parte che non e' gambo? Chi di voi lo sa?) e tagliarlo a pezzetti. Per fare velocemente questa separazione stringete la base del gambo nella sinistra, poi fate scorrere la destra lungo il gambo, stringendo un po'. Di solito funziona.
Il gambo rimasto non serve in questa preparazione, ma vi consiglio di friggerlo dopo averlo intinto in pastella di acqua e farina. Strepitoso.
Lessare i dadini di patate, lo spicchio di aglio e i pezzetti della foglie nel brodo di verdura, finche' all'assaggio la si sente tenera. Niente sale. Nel frattempo in altro brodo di verdura salato far cuocere gli anellini. Cavolo e anellini hanno tempi di cottura diversi e quindi vanno cotti separatamente. Quando le foglie sono cotte mettere cavolo e patate nel bicchiere del minipimer (o frullatore) con poco brodo di cottura. Frullare a oltranza, eventualmente aggiungendo brodo di cottura, dipende da quanto fluida vi piace la vellutata. Assaggiare, regolare di sale e magari di pepe e rifrullare un attimo. Rimettere al fuoco per far ricuperare il calore perso durante la frullatura. Versare nei piatti aggiungendo gli anellini scolati. Consumare caldissimo.

Le aggiunte, molto opzionali - Potreste usare dei dadi di pane fritto al posto della pasta, piu' saporiti, ma un po' grassi. Oppure potreste mettere sul fondo del piatto una fetta di pane casalingo ben tostato e versarci sopra la vellutata. Oppure potreste spolverare con formaggio pecorino (romano?) grattugiato. Magari potreste aggiungere un filo d'olio evo a crudo. Oppure, se non vi preoccupate dei grassi, potreste aggiungere una quenelle di ricotta. Insomma, sbizzarritevi. A noi e' piaciuta senza aggiunte.

All'assaggio si sente, bello deciso, il sapore del cavolo. Una vera delizia invernale. Secondo noi se si vuol apprezzare il sapore del cavolo in purezza le aggiunte non servono, ma voi non siete noi, quindi fate secondo il vostro gusto. Pero', prima, vi consiglio, assaggiate la vellutata senza aggiunte.

Buon appetito :-)

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18 commenti:

  1. ... son qui che già mi lecco i baffi... non credo proprio che aspetterò la prima brina... ;-))
    ... corro al supermercato!
    grazie per la perfezione della ricetta dove non si butta via niente!
    polepole

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  2. la butto là..."torsolo"! in Lombardia questo periodo è il trionfo della verza, invece. cassoela, ovvio, poi involtini e perfino riso e verza. Io per una ribollita con cavolo nero sono disposta a noleggiare lamia amatissima salsiera! ciao

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  3. eccola! io un filo d'olio evo crudo ce lo metterei... poco poco giusto per veicolare le vitamine eh :-)

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  4. Ho comprato il cavolo nero proprio oggi!!!! Certo la vellutata sarà pure a zero grassi, ma il torsolo (o come "cavolo" si chiama) fritto in pastella, a zero grassi non mi sembra...

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  5. @Stella: si, e con l'olio crudo e' anche piu' saporito :-)

    @fantasie: il gambo fritto e' per non buttar via niente. Grasso, si. Ma una piccola trasgressione ogni tanto.....

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  6. Ho letto solo oggi i tuoi posts arretrati... dei veri posts d'Egitto! La crema di cavolo nero zero-fat mi intriga: di solito le zuppe di cavolo nero sono arricchite di salsicce, lardi e varie simili grassissime amenità. Dunque mi piacerebbe farla, ma temo che dovrò accontentarmi di lunghe, verdi e un po' insipide foglie del supermercato...
    Grazie per la ricetta e saluti ad AM
    A presto

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  7. Uhmmm... buona: da noi non si trova molto in cavolo nero, ma il fruttivendolo di fiducia ogni tanto lo procura. L'avevo usato nelle zuppe, ma come lo proponi tu m'ispira un sacco.
    Grazie dell'idea.
    Albertone

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  8. Lei ! Sì proprio Lei , Lei latita un pò troppo....va bene che si parla solo di cavolo o di cavolate varie...

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  9. ...se non è più...gambo...sarà...coscio... PICCIUOLO si chiama , in Italiano , in toscano non lo so.....sono oriundo , parente di Attila.....

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  10. @sanberny: no, io chiedevo come si chiama la parte verde, escluso il gambo. Perche' con foglia si intende di solito l'insieme gambo (o picciuolo) piu il resto.
    Per il resto: se ti riferisci al forum, lo leggo. Se non intervengo e' perche' non ho molto da dire. Forse e' il cervello che latita.....

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  11. allora vediamo di rimetterlo in riga, richiamandolo all'ordine magari con l'aiuto di AM:tu non vieni lì allora te lo dico qui : 12/11 PIZZA DEL CAVOLO...CI SIETE ?

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  12. Lauretta se non vado errato e il ricordo delle nebbie meneghine non mi tira scherzi ...del cavolo , si diceva....'ti te ga rasuùn'... . Ma il torsolo è anche buono crudo,bello croccante... più filaccicoso(se il vocabolo non esistem, almeno rende l'idea) di quello del cavolo !

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  13. Corrado , chiedo venia ....tra i cavoli i cavoli verza ,il cavolo nero, ecc. ho errata la data : LUNEDI 9 / 11 non 12/11...

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  14. @sanberny: Lunedi 9 va benissimo, fatemi solo sapere l'orario

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  15. Non ti dico che spettacolo è quel colore scuro!!
    Ancora mai provato il cavolo nero ma di sicuro questa e una grande occasione.
    Un bacione,
    m.

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  16. Ciao Mariu',
    io avrei anche provato con il cavolo rosso, ma poi ho preferito restare sul prodotto regionale: in Toscana siamo grandi consumatori di cavolo nero.

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  17. Non lo sapevo, sai?
    Comunque il colore del cavolo nero mi ispira anche di più.

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